Regione Campania: approvata la legge sul turismo

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turisti_cinesiIl Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Pietro Foglia, ha approvato la legge regionale sul turismo ( 33 voti favorevoli, 2 contrari e 7 astenuti). A favore hanno votato i gruppi della maggioranza, astenuti i gruppi di Pd e Cd, contro il gruppo Pse. Hanno partecipato ai lavori il Presidente della Giunta regionale Stefano Caldoro, l’assessore al turismoPasquale Sommese, gli assessori Ermanno RussoDaniela Nugnes e Bianca D’Angelo.

Soddisfazione è stata espressa dal Presidente Pietro Foglia per il quale “l’Assemblea legislativa campana ha approvato una legge di primaria importanza che getta le basi per puntare sul turismo quale volano per lo sviluppo dell’economia e dell’occupazione”. Il vertice del Consiglio regionale ha sottolineato che “la Campania si dota di una legge quadro che consente di fare ordine nelle politiche in favore delle attività imprenditoriali del settore turistico. Tra le novità c’è il riconoscimento, nella legislazione regionale, del “Turismo Rurale” (frutto di uno degli emendamenti presentati dal Presidente Foglia nella sua precedente veste di presidente della Commissione agricoltura) con il quale s’intende valorizzare le aree interne, tutelare le tradizioni popolari, l’identità storica e le vocazioni produttive delle piccole comunità locali. Rianimeremo i centri storici e garantiremo uno sviluppo eco sostenibile”.

“Ringrazio tutto il Consiglio regionale per aver lavoratori per approvare una legge attesa da oltre trent’anni dagli operatori del settore e che mette in campo uno strumento fondamentale per dare slancio al turismo in Campania”– ha sottolineato l’Assessore regionale Pasquale Sommese – che ha aggiunto: “l’Assessorato, il Consiglio di indirizzo, l’Agenzia regionale per il turismo, gli Ambiti territoriali omogenei e i Poli turistici locali costituiscono un sistema snello ed agile che, rimarcando la distinzione tra funzioni di indirizzo, di esecuzione e  di controllo, pone le basi per lo sviluppo del turismo e per favorire l’occupazione. Una svolta senza precedenti nella nostra regione che da oggi in poi possiede lo strumento giusto per puntare sul turismo per lo sviluppo economico”.

 “Sono particolarmente soddisfatto per l’approvazione di una legge così importante che crea l’impalcatura e gli strumenti per dotare la Campania del turismo che merita per valorizzare le sue immense potenzialità” – ha detto il Presidente della Commissione regionale turismo Giovanni Baldi(FI) – sottolineando “l’ottimo lavoro svolto dalla Commissione per approvare un testo innovativo e frutto di un’intensa attività di confronto costruttivo”.

“Il Consiglio ha raggiunto un importante traguardo e dà una risposta certa agli operatori del settore che la attendano da anni” – ha ricordato il consigliere Luciano Schifone (Fd’I-AN) che, da assessore regionale, nel 1995, presentò la prima proposta di legge in materia. “E’ vero che ci sono voluti due anni e che la legge è stata modificata rispetto alla versione originaria – ha aggiunto – ma su questa legge si sono confrontate posizioni politiche che comunque hanno portato ad un importante risultato”.

“La montagna ha partorito il topolino – ha commentato il consigliereGennaro Mucciolo (Pse) – , questa legge non risolverà niente per il turismo, illude di far risparmiare risorse e invece farà aumentare i problemi di ordine finanziaria. Tutta la costruzione operata dalla Commissione in questi ultimi due anni è stata smantellata dall’assessore con l’abolizione dell’art. 20 che prevedeva i responsabili territoriali quali garanti di un equilibrato sviluppo turistico di tutti i territori e, in questo modo, invece, i territori delle altre province diverse da Napoli saranno penalizzati”.

“Questa legge non farà decollare il turismo in Campania , ma potrà far risparmiare circa otto milioni di euro alla regione che attualmente vengono ingoiati dal sistema degli Ept ed Apt. E’ questo il motivo per il quale come gruppo del Pd abbiamo ritenuto astenerci” – ha spiegato il capogruppo Lello Topo.  “Questa legge è priva degli elementi fondamentali che dovrebbero caratterizzare una legge sul turismo, come, ad esempio, l’analisi dei flussi turistici e i settori sui quali si intende puntare per definire una strategia di sviluppo” – ha aggiunto il vice capogruppoAntonio Marciano, per il quale “si sono persi due anni inutilmente. Resta il problema della governance che avrebbe dovuto essere più snella – ha sottolineato il segretario della Commissione turismo – che va verificata nella sua effettiva operatività a cominciare dalla efficacia dell’Agenzia regionale per il turismo”. “Sarebbe stata un’ottima legge se si fosse fermata ad forte Agenzia regionale per porre in essere una forte attività di programmazione rispettosa dei territori che si sarebbe potuta ottenere solo attraverso il ruolo delle Unioni dei Comuni. E invece questa legge ha perso una grande occasione per valorizzare questo importante strumento di sviluppo strategico e sinergico del territorio” – ha sottolineato il Vice presidente del Consiglio regionale Antonio Valiante(Pd).

Infine, il consigliere Corrado Gabriele (Pse): “il confronto politico ha portato alla approvazione di una legge che è stata privata delle importanti proposte dell’opposizione che avrebbero potuto migliorarle e che ha fatto emergere per l’ennesima volta la debolezza politica della maggioranza che ha potuto contare solo su 31 consiglieri, ma – ha avvertito – sul Collegato alla legge finanziaria 2014 che sarà all’esame domani e dopodomani sarà un’altra musica e metteremo in campo tutta la nostra opposizione per sventare alcune iniziative del centrodestra”. “Ringrazio tutti per l’ottimo lavoro per aver dato alla Campania una legge importante che regola un settore fondamentale per la nostra economia e che segna una svolta nel settore conferendo responsabilità ai territori” – ha aggiunto il capogruppo dell’Udc Luigi Cobellis.  Soddisfazione è stata espressa anche dalla consigliera Sandra Lonardo (FI): “questa legge arriva dopo trentaquattro anni – ha ricordato – , nelle passate legislature si è tentato di approvare questa legge e come Presidente del Consiglio regionale ho incontrato tutti i territori per ascoltarne le istanze, ma questa volta ce l’abbiamo fatta ed abbiamo raggiunto un risultato molto importante per il semplice fatto di averla approvata”.

ECCO COSA CAMBIA.

Il progetto di legge “Organizzazione del sistema turistico in Campania” , frutto delle proposte di legge a firma, rispettivamente,Luciano Schifone/Sandra Lonardo/Angelo Polverino/Sergio Nappi/Carlo Aveta; Bianca D’Angelo/Gennaro Mucciolo, e del disegno di legge a firma del già assessore regionale al turismo, Giuseppe De Mita, oggi Deputato della Repubblica Italiana, delinea il sistema-turismo in Campania con l’obiettivo di porre le basi per lo sviluppo turistico regionale.

Il progetto di legge puntualizza le competenze in materia turistica di Regione,Comuni,Province e Città Metropolitane, accentuando il ruolo di programmazione e di indirizzo della Regione, attraverso l’adozione delPiano triennale per il turismo, il Programma annuale della Regione per il turismo e con l’istituzione del Tavolo Istituzionale per le Politiche turistiche, e puntando, per la parte più operativa,sui Poli Turistici Locali, che costituiscono forme associative di soggetti pubblici e privati per il turismo, che operano negli Ambiti territoriali turistici omogenei, le aree delimitate nelle quali, per storia turistica o per chiara potenzialità, sono organizzate e ottimizzate le offerte dei servizi pubblici e privati per il turismo nelle quali sono integrati il patrimonio umano, ambientale, produttivo e culturale del territorio. I Poli turistici locali, che hanno diverse funzioni tra cui la redazione del programma annuale dei servizi e delle attività di promozione turistica e l’attuazione degli interventi per il miglioramento della qualità dei servizi turistici, vengono costituiti dalla Regione (che ha anche il potere di revocarli) su proposta degli Enti locali e dei soggetti privati, in forma associata, maggiormente rappresentativi sul territorio nel settore turistico. Tra gli strumenti di programmazione, il Programma annuale dei servizi e delle attività ad opera di ciascun Polo turistico locale che deve essere in coerenza con il Programma triennale di competenza della Regione e con il Programma annuale della Regione per il turismo. Nasce l’Agenzia regionale per la promozione del turismo e bei beni culturali, con l’obiettivo di attuare la programmazione regionale in materia di turismo e promuovere il turismo e i beni culturali nel nostro territorio e di fare da raccordo tra le azioni dei Poli turistici locali.

Tra gli organi dell’Agenzia, il Consiglio di Indirizzo nominato dal Consiglio regionale che indica le linee programmatiche del Paino esecutivo dell’Agenzia, il direttore generale e il Collegio dei revisori dei conti. E’ stato, invece, soppresso, a maggioranza, su iniziativa dell’assessore Sommese, l’articolo 20 che prevedeva la figura dei Responsabili territoriali “che sarebbero stati incompatibili con una governance snella ed efficace” – ha sottolineato il responsabile del turismo.

 Viene valorizzato il ruolo delle Associazioni Pro loco riconoscendone il valore sociale, costituendone l’Albo regionale e riconoscendo il ruolo di coordinamento dell’Unione nazionale Pro Loco d’Italia. Gli Enti provinciali per il turismo e le Aziende autonome di cura e soggiorno, già in fase di scioglimento, vengono definitivamente cancellati entro 180 giorni dalla approvazione del progetto di legge, e il personale verrà trasferito alla Regione ma continuerà a prestare servizio presso le attuali sedi fino alla conclusione della fase di start up della legge.

Sono previsti i Servizi di Informazione ed Accoglienza turistica (SIAT) al fine di migliorare la comunicazione e la promozione turistica, la Carta dei Servizi turistici, che definisce l’offerta e il livello essenziale dei servizi turistici, la Carta dei diritti del turista.

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