Dopo la frana di gennaio riapre la SP13 che collega l’entroterra dell’alto Calore alla piana di Paestum

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strada_frana_cilentoI lavori di ripristino delle condizioni di sicurezza del costone roccioso che sovrasta la SP 13/a, interessata lo scorso 4 gennaio dal distacco di alcuni massi, sono terminati con circa tre settimane di anticipo sulla stima inizialmente effettuata dall’Ente proprietario della strada e sin dal prossimo sabato 28 febbraio la strada sarà riaperta alla circolazione, come disposto dalla Provincia di Salerno, che oggi ha provveduto a vagliare della documentazione tecnica presentata dal Comune di Capaccio e ha ordinato l’immediata riapertura.

I lavori sono stati eseguiti da un’azienda specializzata con il supporto di tecnici rocciatori ed elicotteri, che hanno rispettivamente consentito individuazione e disgaggio dei massi potenzialmente pericolanti e provveduto al trasporto in loco dei materiali con i quali gli scalatori hanno fissato i pannelli di rete e i cavi di acciaio necessari ad ancorare alla parete i blocchi isolati. Inoltre, si è provveduto alla pulizia delle aree interessate ed alla messa in sicurezza dei frammenti lapidei su di un’area di pendio di circa 10.000 metri quadri. I costi che il Comune ha dovuto affrontare sono pari a ca. 57.000,00 € per i lavori eseguiti, ed anche computando i costi per le indagini preliminari e la messa in sicurezza iniziale si è riusciti a risparmiare circa 140.000,00 € rispetto a quanto inizialmente stimato dagli enti intervenuti nell’immediatezza dei fatti.

«Si è trattato di un lavoro complesso, portato a termine in tempi ragionevolmente brevi nonostante le condizioni metereologiche avverse, che dimostra come interventi così delicati possano essere correttamente eseguiti nel rispetto delle normative ambientali, di sicurezza e soprattutto del territorio, alla quale è stata restituita un’arteria di collegamento importantissima che collega la Piana di Paestum a Capaccio Capoluogo e all’entroterra, dall’alto Calore Salernitano al Cilento interno.  Sarebbe auspicabile che interventi simili siano posti in essere anche in altre zone della provincia e del Cilento, troppo spesso isolate da questioni di competenze e continui ritardi o rinvii dei lavori da eseguirsi» afferma l’assessore Eustachio Voza.

«Dopo decenni di incuria e sottovalutazione di un pericolo reale, al primo accenno di criticità l’amministrazione di Capaccio Paestum ha fatto tutto quanto necessario per ripristinare adeguate condizioni di sicurezza per residenti e fruitori della strada provinciale che porta al Capoluogo. – conclude il Sindaco Italo Voza – Tecnici rocciatori, scalatori, elicotteri e le migliori tecnologie possibili sono state messe in campo per garantire un risultato importantissimo: restituire ai cittadini la possibilità di  percorrere e raggiungere il territorio di cui devono sempre essere protagonisti».

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