Il “Calapranzi” di Pinter a Teatri Sospesi a Salerno parla in napoletano

Stampa
Teatri_SospesiSabato 28 febbraio, alle ore 21, l’”Ex Asilo Filangieri – la Balena” per la seconda edizione di “lineeperiferiche”, in corso a Teatri Sospesi a Salerno, presenta uno Studio su “Il calapranzi” di Harold Pinter. La versione proposta nella “white room” di lungomare Marconi 87, rispetto a quella del 1960 portata in scena al Hampstead Theatre di Londra, è caratterizzata dal dialogo in napoletano. “Il loro dialogo, in un napoletano sporco e moderno – come scrive Salvatore Cantalupo che dello spettacolo ne firma la regia – è frammentario e spigoloso. Serve a coprire un silenzio che pare più denso delle loro parole. Parole senza senso, quasi quanto quelle che da un “calapranzi” arrivano a scandire il crescendo della loro tensione”. In scena Mario De Masi, Rocco Giordano, Fiorenzo Madonna. Aiuto regia, Fiorenzo Madonna. L’adattamento in napoletano è stato curato da Mario De Masi e da Rocco Giordano. Lo spettacolo ha vinto il Premio Landieri per il Miglior Adattamento di un testo stranierio.

La scena è costituita di pochi oggetti necessari, un tavolino, quattro sedie, due pistole, un giornale, poco cibo confezionato in plastica, tutto compreso nello spazio di quattro mura marcate col nastro adesivo. Il napoletano si è legato in maniera fluida e naturale da un lato ai corpi e alle voci degli attori e, dall’altro, alle atmosfere pinteriane, cosicché la scelta della lingua è stata quasi spontanea. L’idea di fare del “calapranzi” un personaggio muto viene sì dalla povertà dei mezzi di produzione, ma anche e soprattutto dall’attenzione allo spunto che il titolo originale del testo di Pinter suggeriva (l’espressione the dumb waiter può essere tradotta con “calpranzi”, “calavivande”, “montacarichi”, ma anche, più alla lettera, “il cameriere muto” o “il cameriere stupido”). Il risultato è una presenza scura e inquietante che resta ai margini, ma tiene i fili delle vite dei due nostri.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI IN CARTELLONE. Il prossimo spettacolo in cartellone per “lineeperiferiche” è in programmasabato 7 marzo 2015 con Barone, Chieli e Petti che sono al centro di “Notturni”; mentre il 14 marzo spazio ai Melisma per la messa in scena di “Effetto C. C. Ovvero il topolino Crick”; il 21 marzo riflettori puntati su Enzo Capasso ed il suo “Elettroshock” ed il 28 marzo Antonetta Capriglione è Edith Piaf che scrive una lettera all’ uomo per avere fiducia nella propria umanità e a conoscere il mondo, prendendosi il rischio di cambiarlo, la drammaturgia è di Maria Sole Limodio. A chiudere questa seconda edizione di “lineeperiferiche” il 12 aprile è la Compagnia Barone Chieli Ferrari con “A una signorina a Parigi”, uno spettacolo in cui il fantastico entra nella realtà senza sovvertirne le regole, senza prendere il posto delle strutture ordinarie della vita.

Commenta

Clicca qui per commentare

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente. I commenti di questo blog non sono moderati nella fase di inserimento, ma Salernonotizie si riserva la facoltà di cancellare immediatamente contenuti illegali, offensivi, pornografici, osceni, diffamatori o discriminanti. Per la rimozione immediata di commenti non adeguati contattare la redazione 360935513 – salernonotizie@gmail.com Salernonotizie.it non e’ in alcun modo responsabile del contenuto dei commenti inseriti dagli utenti del blog: questi ultimi, pertanto, se ne assumono la totale responsabilità. Salernonotizie.it si riserva la possibilità di rilevare e conservare i dati identificativi, la data, l’ora e indirizzo IP del computer da cui vengono inseriti i commenti al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. Salernonotizie.it non è responsabile del contenuto dei commenti agli articoli inseriti dagli utenti. Gli utenti inviando il loro commento accettano in pieno tutte le note di questo documento e dichiarano altresì di aver preso visione e accettato le Policy sulla Privacy.