Processione S. Matteo: ”Paranze in disaccordo con Mons. Moretti per veto statue in Comune”

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San_Matteo_processione_1Qui di seguito si trasmette il comunicato stampa redatto e a firma esclusiva dei portatori delle paranze della processione di San Matteo:

I sottoscritti portatori delle paranze di S. Matteo, S. Giuseppe, S. Gregorio VII°, S. Ante, S. Fortunato e S. Gaio, intendono comunicare, pubblicamente, il proprio pensiero, le proprie idee e quanto in questi mesi fin qui svolto, nel più rigoroso e dovuto silenzio, sottolineando con forza il percorso accrescitivo e costruttivo fortemente voluto, già con impegno assunto col comunicato stampa diffuso pochi giorni dopo il 21 settembre u.s., con il quale, prendendo le distanze dalle gravi accuse loro mosse di aver turbato il regolare svolgimento della processione del Santo Patrono della città di Salerno e di aver vilipeso Monsignor Moretti, con l’esplicito intento di rendere omaggio a personaggi defunti e ritenuti estranei al contesto religioso, intesero chiarire di non aver mai confuso il loro ruolo con pretesti o valori distanti dalla tradizione della funzione religiosa, che il percorso fatto si era svolto senza alcun atto di violenza o di disturbo del normale, storico e tradizionale andamento della processione, da sempre conosciuto e riconosciuto sia dal popolo della città di Salerno, che dalle autorità civili, militari e religiose, respingendo ogni accusa che risultava, alla semplice evidenza, priva di ogni fondamento e riferimento, auspicando una pronta e serena riconciliazione con la Chiesa salernitana, rappresentata dall’Eccellentissimo Arcivescovo Monsignor Luigi Moretti.

In tal senso, i portatori tutti, con l’auspicio di porre fine a ogni ulteriore e ingiustificata polemica tra i fedeli e la Chiesa, alimentata da accuse contrarie alla realtà dei fatti e del tutto fuorvianti, si rivolsero al loro Padre spirituale, Monsignor Moretti, con cui hanno condiviso, sin dal Suo arrivo e in occasione di più incontri, ancora tenutisi fin’oggi, la strada proprio da Costui indicata, indirizzata ai sani valori cristiani, con la più ferma promessa e volontà e con non poca sofferenza di non partecipare alla bagarre mediatica che si è, di fatto, scatenata attorno alla processione del Santo Patrono, nonostante i numerosi attacchi ricevuti, le accuse subite, la diffusione d’informazioni distorte e spesso prive di qualsiasi fondamento, frutto di articoli scaturiti più che dall’esercizio di cronaca, da sollecitazioni esterne, senza ombra di dubbio del tutto estranee agli stessi, col solo fine di tentare, invano, di rovinare il paziente e collaborativo lavoro svolto congiuntamente con l’Eccellentissimo Arcivescovo, da un ben individuato gruppo di lavoro, denominato “Consiglio Direttivo”, rappresentativo delle idee e delle proposte di tutti i portatori.
In tale prospettiva il Consiglio ha, quindi e da tempo, avviato serenamente e unitariamente, un delicato lavoro di ricomposizione, grazie anche all’auspicata apertura al dialogo e alla caritatevole riconciliazione da parte di S.E. Monsignor Moretti, al fine di ricucire uno strappo perpetrato ai danni dell’intera comunità salernitana, causato a seconda dei vari gradi di responsabilità, da errori commessi da tutte le parti in causa, con l’unico fine di rinsaldare il profondo senso religioso che accomuna da sempre Salerno ai suoi Santi.

Questo percorso ha condotto, attraverso un atto fondativo, alla costituzione di un’associazione di fatto, apartitica, apolitica, senza scopo di lucro e regolata dalle disposizioni definite nello stesso atto (volto alla disciplina dei soggetti, dell’organizzazione, delle attività e delle finalità) che regola il corretto espletamento del servizio di portatore, denominata “Gruppo dei Portatori di San Matteo”.
Si precisa che tale lavoro, seppur frutto di serrati confronti e di paziente mediazione, non è altro che il risultato di uno sforzo di non poco conto, considerate le difficoltà di cui in premessa, cui hanno fatto seguito le ben note indagini degli organi inquirenti, l’attività della magistratura, gli avvisi di garanzia, le analisi sulle consuetudini socialmente radicate in decenni e decenni di processioni svoltesi con le stesse tradizioni, i punti di vista divergenti di vari settori della società civile e religiosa, gli interessi contrapposti e le lacunose mancanze di dialogo.

Ad oggi, il risultato di circa 9 (nove) mesi di collaborativo lavoro tra il Consiglio Direttivo, i Capi Paranza, i portatori tutti e S.E. Monsignor Moretti unitamente ai Suoi delegati è il seguente:
1. La redazione dell’Atto Fondativo del Gruppo dei Portatori di San Matteo, pienamente condiviso e in possesso e a conoscenza anche della Curia salernitana, pronto per la firma congiunta, nel quale si “dovrebbero” (il condizionale è d’obbligo) riconoscere “ufficialmente” i portatori quali cittadini salernitani pronti ad espletare con onore e decoro il servizio di portatore, seguendo rigidamente e facendo proprie le regole civili e religiose in esso indicate;
2. La definizione “di massima” dell’intero percorso della Processione di San Matteo del 21 settembre 2015, con la precisa, analitica indicazione di tutti i passaggi, i movimenti, le soste etc., al fine di evitare ogni e qualsiasi nuova e ulteriore “incomprensione”.

I portatori, comunque, nel prendere atto di quanto comunicato da S.E. Monsignor Moretti con la missiva del 27 giugno u.s., pur condividendo in gran parte il suo contenuto, rilevano, in particolar modo in un passaggio della stessa, una forte rigidità, di non facile comprensione, ossia il riferimento alla sosta per la preghiera e la riflessione su alcuni passi dell’Evangelista, dinanzi al Palazzo di Città, con la relativa benedizione per le Istituzioni, laddove si legge che la Statua del Santo Patrono “sosterà dinanzi all’edificio senza entrarvi”.
Se tanto accadesse, questa scelta priverebbe l’intera comunità salernitana di un fermo, consolidato, tradizionale e storico caposaldo della tradizione della processione che da sempre si è sostanziata anche della benedizione del simulacro di San Matteo all’interno del Palazzo di Città, casa comune di ogni salernitano, dinanzi all’effige realizzata nella vetrata che da sfondo all’ingresso del Comune, affidando la città nelle mani proprio dell’Evangelista.
Tra l’altro sin dal lontanissimo 1544 l’immagine del Santo Matteo è stata inserita nello stemma della civitas, storia raffigurata anche nel “Panno di San Matteo”, innalzato e onorato ogni 21 di agosto nell’atrio del Duomo, proprio dinanzi all’ingresso della navata centrale della Chiesa dove, nella lunetta al di sopra del fregio, è conservato un affresco che raffigura San Matteo intento a scrivere il Suo Vangelo, ispirato dall’Angelo, all’interno del quale sono riportati gli stessi colori dello stemma di Salerno.

In conseguenza di tanto e per nessun’altra ragione o celata motivazione, i portatori chiedono a gran voce, la revisione di tale scelta fatta dall’Eccellentissimo Arcivescovo, al fine unico di non distaccare il viscerale legame e la profonda devozione tra Salerno, i salernitani e il Santo protettore, nel pieno rispetto delle regole ecclesiali, ma anche nel pieno rispetto delle tradizioni civili e storiche di questa Città.
Nella stessa ottica, rivolgono, sia da adesso, l’invito a tutti i concittadini a partecipare serenamente alla processione che si terrà il prossimo 21 settembre, perché i festeggiamenti per il Santo patrono siano vissuti in pace, gioia e con spirito di cristiana fratellanza.

I portatori, per tutto quanto sopra, chiedono, in tempi brevissimi, la convocazione di un Tavolo Organizzativo, intorno al quale, tutte le parti in causa, ossia la Curia, il Comune, le Istituzioni coinvolte, le Forze dell’Ordine e il Gruppo dei Portatori di San Matteo, nel pieno rispetto delle singole idee, analizzino e determinino, definitivamente, il percorso e le modalità di svolgimento della processione, oltre a tutti gli aspetti sia del rito civile, sia di quello religioso riguardanti i festeggiamenti del Santo Patrono, affinché Salerno viva e possa tornare a vivere, serenamente, la Processione di San Matteo come un momento di profonda fede, di riconciliazione e di unione, rinnovandosi e consolidandosi, in tal modo, il legame tra la comunità cristiana e quella civile della Nostra Città.

31 Commenti

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  • E questi sarebbero i veri problemi della città di Salerno!!!!!
    “I portatori, comunque, nel prendere atto di quanto comunicato da S.E. Monsignor Moretti con la missiva del 27 giugno u.s., PUR CONDIVIDENDO IN GRAN PARTE il suo contenuto….” fate prima a dire alla Diocesi di Salerno quale dovrà essere il percorso che la statua o le statue dovranno fare visto e considerato che oramai decidete tutto voi indipendentemente da chi è a capo delle istituzioni preposte a cio.
    Povero S.Matteo!strumentalizzato per fare piacere ai piu’ forti!

  • I portatori avrebbero scritto quella lettera? Ahahahahahaha… ma senon sanno fare neanche “O” con il bicchiere… ahahahaha.

  • aggiungete un’altra paranza con la statua di S. Vicienzo e tutto andrà a posto.

  • Perché i noti Ultras/Portatori non lo portano fino allo stadio Arechi invece????!!

  • Basta!!!Toglietegli le Statue dalle braccia e datele ai veri Fedeli. Sti’ gradassi, manovrati e pretestuosi, andassero a fare il loro teatrino sulla spiaggia.
    Moretti, sti’ squallidoni hanno gia’ inzozzato la festa l’anno scorso, non rispondergli neanche

  • Portatori, personagetti ……..

    Perchè la curia non fa un\’estrazione a sorte tra coloro che si propongono nel portare le statue.

    Finiamola con questa storia !!!

  • Eia Eia Alalà oppure heil Hitler. Gesù non ha mai costretto ad obbedire nessuno. Gesù parlava con le genti prostrandosi umilmente ad esse.

  • IO sarei proprio curioso di quanti sono i volenterosi per portare le statue e soprattutto vorrei delle spiegazioni serie da parte del vescovo sul perchè certe soste non vadano fatte, qui parliamo di sede della Finanza , del comune, e altro, non parliamo di nessuna casa o omaggi strani a chi che sia….e poi, una pausa ogni tanto da qualche parte la devono pure fare, non è pensabile che fisicamente la processione proceda senza pausa alcuna

  • Fino all’arrivo di Moretti la processione si svolgeva in una normalità esmplare,nessun reclamo ne dall’ Arcivescovo ,nè dal enturage di SAN MATTEO, da quando si è insediato il nuovo Vescovo sono iniziate le prime avvisaglie,i primi veti, un regime dittatoriale, io credo non voluto dalla Chiesa ,ma dalle istituzioni politiche che ancora oggi non fanno altro che danneggiare l’imagine di Salerno,detto in parole povere la presenza di De Luca alla processione e i consensi che gli venivano attribuiti per tutto il percorso per loro era un pugno in faccia non indifferente,papale papale a parecchi bruciava il c…o.Questo attegiamento ha fatto si che MONS Moretti abbia preso delle decioni unilaterali che anche i fedeli del Santo hanno manifestato il proprio sdegno,la PROCESSIONE DEVE ESSERE SVOLTA COME SI E’ SEMPRE FATTA,ALTRI FATTORI NON DEVONO INTERFERIRE, anzi sarebbe bello se il Vescovo in occasione della festa Padronale invitasse il nuovo Governatore della Campania a presenziare,essendo della citta del Santo Patrono,senza farsi condizionare con personaggi che con Salerno e i salernitani non hanno niente da spartire.

  • Prima era una vera festa con tanto di programma religioso e civile.
    Negli ultimi questi festeggiamenti sembrano sparire in maniera definitiva.
    Prima l’abolizione del programma civile, no concerti e spettacoli
    Poi l’abiolizione di due bande musicali durante la processione
    Poi eliminate illuminarie di ogni tipo
    Eliminati anche i fuochi
    A questo punto eliminate anche la processione e stiamo apposto

    Prendete esempio da cava dè tirreni padre gigino quelle si che sono feste patronali che si vivono intensamente

  • La denigrazione continua e gratuita da parte di vermi anonimi nei confronti dei portatori delle statue che al contrario sono conosciuti con nome e cognome e che per anni hanno fatto voto devoto al loro santo protettore è la conseguenza della mania di apparire e di contatore che pervade chi dovrebbe invece dedicarsi alla salvaguardia del patrimonio cattolico praticante messo in pericolo grave dall’ affermarsi attualmente di quella cultura antagonista che disprezza e odia in modo estremo i principi ed i dogmi fieri della civilta’ occidentale…per me e per tantissimi,nel rispetto dei ruoli ma soprattutto del coraggio di pastore sublime,la perseveranza di codesto monsignore è dannosa non solo per la comunita’ salernitana,ma per l’intero movimento cattolico italiano…..per chi non è d’accordo il 12 luglio c’è il raduno dei serv. di Cristo allo stadio Arechi….fatevi una passeggiata e convertitevi

  • Come diceva mia nonna, nata alla fine dell’800 a Largo Campo: Senn’ arrevutati ‘i canistri. Spiego la vulgata, dovrebbero essere le autorità civili a recarsi in processione presso la casa del loro Santo Protettore, nello specifico San Matteo, e non questi presso di loro. Il Santo esce dalla sua casa per andare incontro ai suoi fedeli, il gesto simbolico è rivolto unicamente verso il popolo e verso la città e non verso il potere costituito. Altrimenti, avremmo un gesto di sottomissione del potere divino a quello temporale. Dare a Dio quel che è di Dio ed a Cesare quel che è di Cesare. Le processioni hanno sempre avuto come tragitto quello del perimetro delle antiche cinta murarie della città. Infatti, il Santo esce in processione per perimetrare uno spazio sacro di cui lui è protettore. Inoltre, come da tradizione pagana vi è anche il sacrificio che nel nostro caso è rappresentato dal consumare la milza che è l’organo che conserva più sangue nell’organismo. Se questo non lo spiegate ai portatori l'”O” con il bicchiere non lo faranno mai. Ahahahahahahahahaha

  • Ci avete scassato con questa processione, e basta! fatela finita, è meglio non farla proprio, chi vuole va in chiesa a onore il santo. Basta con la camorra travestita di sacro! e così si evita anche di paralizzare una città intera il giorno di s. Matteo.

  • degli isgherri delle municipalizzate fallite,tutti alle dipendenze del condannato,fanno vergognare una intera città.

  • Perchè tu ti firmi nome e cognome, vero? Gotidi il 12 luglio e passati la mano sulla coscienza di cattolico che contesta il suo vescovo a favore del potere profano e temporale, qual’è quello comunale. Anzi, dilla tutta, tu e i portatori, a voi della processione e del suo significato religioso non importa nulla, a voi interessa entrar al Comune di Salerno, perchè tale gesto ha un significato di leggitimazione divina come quando i Papi incoronavano Re ed Imperatori. Tu di Salernitano hai poco e poi essere solo fiero delle cose che dici e che pensi.

  • perchè ti ostini a dare una lettura rozza e strumentale di un fatto che per te è diventato politico: l’entrata nel Comune. Per me invece è un gesto di affetto e di preghiera rivolto al Santo affinchè illumini i responsabili (pro tempore) del ns Comune. Salerno è mia e io l difendo….non ci vedo alcuna sottomissione.
    Invece tu, in maniera sudicia, ne fai una questione politica, ecco perchè sei scorretto. Comunque puoi sempre fare ricorso in qualche Tribunale civile o religioso e chiedere di arrestare tutti i portatori….tanto si è capito bene il vs stile di vita, sporchi!!

  • Ma dove eravate 3 anni fa quando la processione si svolgeva correttamente come da tradizione, nessuno protestava ,tutto normale, tutta la Provincia festeggiava il Patrono, mo da quando si sono intrafulati alcuni denigratori di Salerno,dei Salernitani,non si capisce piu niente,facendo credere che chi si mette a disposizione per il trasporto dei SANTI sono delinquenti e schifezze varie,Vergognatevi,avete inquinato anche una tradizione fino a ieri sacra,dispiace che il Vesovo abbia avvallato questi personaggi,come pure Don Antonio Quaranta sapeva come si è sempre svolta la processione,anche lui è caduto nella rete del ricatto politico.SAN MATTEO E UNA FESTA DEL POPOLO SALERNITANO,NON ESIGENZA DEI POLITICANTI,FALSI E MILLANTATORI.

  • Vedo che a lavare la testa al somaro si perde la striglia ed il sapone. Ahahahahah. Si confondono i fatti con le opinioni. Ma tant’è. Questo avviene perchè dobbiamo confrontarci con persone che non conoscono la storia di questa città. Che probabilmente non sanno cosa sia il Flos Medicinae, chi sono stati Matteo Silvatico e Trotula de Ruggiero e pensano che Arechi sia lo stadio dove gioca la Salernitana. L’unica storia di salerno che conoscono alcuni è solo quella della Salernitana e pensano che quella assorbe tutto e vivono e ragionano in funzione di chi se ne serve strumentalmente dal punto di vista politico, sia esso di destra o di sinistra. Poi a tutta questa salernitanità ci credo poco, visti i comportamenti incivili di molti cittadini che se ne proclamano alfieri. E lascio con una domanda: ma se questi portatori si sentono così delegittimati dalla Curia e non condividono le direttive vescovili perchè non lasciano pubblicamente l’incarico? Fanno una bella dichiarazione che da domani non portano più i santi in processione. Sarebbe più dignitoso che comportarsi come si sono comportati e soprattutto non si farebbero scrivere le lettere da qualche avvocato. Ahahahahahahahahahah. Ah, dimenticavo.. per quello delle 23:15 mi haI fatto morire dal ridere, ti ringrazio!!!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH

  • evviva I portatori bastava! !! chi Vs contro di voi e solo un povero mantecato punto

  • Una domanda: il povero deve essere mantecato con il parmigiano o con altro tipo di formaggio? Impara prima l’Italiano e poi scrivi. Ha ragione chi ha scritto che non sapete fare neanche o con il bicchiere!!!!

  • lo stupido invece muore ridendo, lentamente, tutti i giorni, colmo della propria superbia e della propria bile.

  • Come tutti uso uno pseudomino non di certo per denigrare e volgarizzare per partito preso ma tentando un dialogo accettabile…non serve perché l’ occasione fa l’uomo ladro e l’occasione per sfogare le proprie frustrazioni le da’ sicuramente l’anonimato di un nick name….tacciare di ignoranza chi esprime giudizi diversi è ancora piu’ grave dell’ignoranza stessa…indica una patologia in atto irreversibile che si chiama avvelenamento da bile…per quelli che denigrano le municipalizzate e quelli che vi lavorano un solo consiglio…curatevi finchè siete in tempo…per chi mi taccia di non essere salernitano solo un fastidio lieve da parte di chi codardo ha l’unico posto per sfogare la propria vermitudine e cioè l’anonimato di una pagina web

  • Io userei le paranze solo per pescare alici….
    La processione è una manifestazione mutuata dalla Chiesa dai pagani, che serve per riaffermare la propria influenza sul popolo ed è tipica dei poteri assolutisti, schierando le proprie truppe come fa l’Armata Rossa nella parata sulla Piazza Rossa.

  • sono sempre del parere che il vero cattolico,il vero devoto,non discute mai gli ordini provenienti dalle gerarchie ecclesiali.In questo caso è stato gravemente vilipeso un alto prelato,l’arcivescovo metropolita Mons.Moretti.Chi non è disposto ad osservare le regole,può tranquillamente cambiare credo,nessuno glielo proibisce.

  • non accetta mai le ingiustizie e gli spropositi, da qualsiasi fonte provenga. L’ordine sbagliato non si esegue…mai! Ma per fare questo il vero cattolico, il vero devoto….DEVE AVERE LE PALLE SOTTO, E CON GLI SPIGOLI…!

    CAVALLUCCIO DI MARE

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