Renzi torna su De Luca: ”Se riesce a far ripartire Campania riparte Italia”

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renzi_de_luca_salerno_regionali_2015_ (32)Il Premier Matteo Renzi torna sul caso De Luca soprattutto dopo gli ultimi giorni infocati tra ricorsi, sospensioni e controsospensioni. “La vicenda De Luca dimostra che siamo persone di parola. Ciascuno di noi, Palazzo Chigi, magistrati, Presidente della Regione, ha rispettato perfettamente la procedura prevista.Adesso che il problema è risolto, tutti al lavoro”. Renzi esce allo scoperto. Il premier afferma che il governo offrirà tutto il proprio sostegno al neo governatore Vincenzo De Luca, perché «se riparte la Campania riparte l’Italia. La vicenda De Luca dimostra che siamo persone di parola. Ciascuno di noi, Palazzo Chigi, magistrati, Presidente della Regione, ha rispettato perfettamente la procedura prevista. Adesso che il problema è risolto, tutti al lavoro. Abbiamo chiuso la settimana con due buone notizie per Caserta e Carinaro, adesso la palla passa al presidente De Luca. Per come lo conosco, credo sia l’uomo giusto in questo momento della vita delle istituzioni campane. E io sono pronto a dargli tutto il mio sostegno: perché se riparte la Campania, riparte l’Italia». A leggere queste parole non si può non pensare alla mediazione del governo sul caso Whirlpool, che ha impedito la chiusura degli impianti. Epperò non si può non pensare – tenendo conto degli interventi su Fincantieri e Ilva – alle critiche sollevate da più parti, secondo cui tanti «mini» provvedimenti non rispondono ad una politica più strutturale come invece invocano da anni tante aziende.

Dal canto suo Renzi risponde che invece è proprio anche grazie a questi molteplici impegni concreti che il governo si prefigge di difendere il lavoro in Italia: «Mai visto uno sforzo del genere sulle crisi aziendali, dove ancora ieri con Firema abbiamo salvato quasi 500 lavoratori – dice Renzi – Nella stessa settimana in cui abbiamo salvato la fabbrica di Carinaro in Campania con la Whirlpool. Se prende una cartina vedrà che da Terni a Trieste, da Piombino a Spello, da Taranto a Gela, da Livorno a Spezia sono tantissimi i luoghi in cui fabbriche che sembravano chiuse sono state riaperte». Ancora, ribadisce il premier: «Il lavoro si difende così, aprendo le fabbriche sul territorio, non aprendo la bocca nei talkshow. Per non parlare delle realtà dove si viaggia a doppia velocità, a cominciare dalle fabbriche Fiat, come Melfi, Grugliasco o Cassino fino alle realtà dell’agroalimentare che vedono una crescita notevole anche grazie all’Expo o a chi vende all’estero». Parole rassicuranti, ma soltanto in parte, giacché in questi mesi si sono levate voci di imprenditori delusi che evidentemente si aspettavano uno sprint diverso, più fatti e meno annunci.

Critiche che il premier rispedisce al mittente: «Più fatti? Senta, la sfido a trovarmi un imprenditore che il 4 luglio di un anno fa si sarebbe mai aspettato che con il Jobs Act cancellassimo l’articolo 18, abbassato i contributi per chi assume a tempo indeterminato, eliminato la componente lavoro dall’Irap, operato sulla semplificazione fiscale e burocratica su cui pure c’è ancora da fare. In un anno. Posso dirlo? Non ci credevo nemmeno io. Poi che nessuno sia mai contento fa parte delle regole del gioco.

E il bello è che siamo appena all’inizio, vedrà la legge di stabilità 2016! Noi andiamo avanti». Infine, il presidente del Consiglio ribadisce che ormai il Mezzogiorno è presente ampiamente nell’agenda del governo: «Al Sud – puntualizza Renzi – servono solo singoli interventi puntuali. Mezzo miliardo di contratti di sviluppo da firmare a settembre. Interventi specifici e monitorati caso per caso. È finito il tempo delle grande riflessioni filosofiche sul mezzogiorno: il Sud riparte solo se si sbloccano i cantieri fermi da anni. La salvezza per il meridione non arriva dall’alto, ma dall’impegno costante di tutti i giorni. Mi lasci dire che in queste ore siamo soddisfatti per Caserta, per Carinaro, come pure per Olbia, Modugno, Reggio Calabria e potrei continuare. Ma ciò che serve è dire al Sud: basta lamentazioni, ripartiamo.

Dandoci tempi certi su tutto: dagli asili nido alla Napoli Bari. Dai viadotti Anas in Sicilia fino ai fondi europei per Pompei. E via dicendo». Nessun riferimento invece a Bagnoli, dove la bonifica e il rilancio dei suoli ex Ilva attendono da tempo la nomina del commissario governativo.

Fonte Corriere Quotidiano

15 Commenti

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  • …peccato che nel momento cruciale lo hai scaricato…forse non credevi che la grottesca accusa e la ridicola condanna dalla quale De Luca ne uscira’ fuori potessero essere superate?

  • Dal Mattino del 3/07/2015: Alta la tensione stamattina a Carinaro, dove nello stabilimento della Indesit- Whirlpool, i sindacati hanno incontrato i lavoratori per spiegare l’accordo firmato ieri al Mise. Il segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli è stato accolto al grido di “ Venduti, venduti!”. Gli operai hanno manifestato il proprio dissenso sulla decisione di accettare il nuovo piano industriale dell’azienda. In un clima infuocato, Bentivogli si è rivolto ai dipendenti, spiegando il lavoro svolto dai sindacati.
    “ Dovete ricordarvi- dice alla platea- qual era il punto di partenza, che prevedeva la chiusura del sito. Abbiamo fatto il massimo – aggiunge – e la scelta dinanzi alla quale ci trovavamo era, o quella di siglare l’accordo, o di ritornare al precedente piano industriale, ossia al nulla. Abbiamo oggi una grande certezza – sottolinea il segretario – che qui il lavoro sarà migliore e bisogna riconoscere il grande risultato di aver portato a Carinaro il polo Emea per accessori e ricambi per tutti i prodotti per i mercati UE, Africa e Medio Oriente”.
    I lavoratori non hanno fiducia nell’attuazione del piano. “E comunque sia – si lamentano – nell’ opinione pubblica il nostro problema sembra risolto, invece non è così visto che su 815 persone, soltanto 320, con un turno da 6 ore, continueranno a lavorare e – incalzano – vorremmo proprio sapere quanti accetteranno uscita agevolata o trasferimenti”. Al referendum che si terrà il 13 e 14 luglio, gli operai sono chiamati ad esprimersi sull’ipotesi di accordo. “ E’ solo una presa in giro- gridano gli operai – è ovvio che, soprattutto attraverso il contributo del Nord, che non è stato penalizzato come il Sud – vincerà il si”.
    Quindi opportunamente tacciono la verità su Carinaro, la Whirpool ha sì ritirato il provvedimento di chiusura ottenendo in cambio l’assenso del governo e dei sindacati compiacenti per una drastica riduzione del personale da oltre 800 unità a circa 300 con prepensionamenti,mobilità lunga,etc….se questo è un successo di politica industriale cui ci si può vantare,complimenti a Renzi ed al suo governo!

  • Renzi ormai è obsoleto, il voto in Grecia ha cambiato rotta (per fortuna) all’Europa, via i banchieri dalla politica, o i vecchi politici come De Luca e De Mita. Dopo Tsipras in Grecia, Movimento 5 Stelle in Italia per migliorare la nostra condizione di vita.

  • Cinque stalle in Grecia? A far che? A prendersi l’aperitivo da otto euro in piazza? Tanto è vero che i grullini sono stati emarginati dal popolo ellenico

  • ma come parlava greco moderno di maio è veramente uno spettacolo!!!!…poi per fare sfoggio di cultura mostruosa ha cominciato a parlare anche greco antico……vi rendete conto dello spessore mondiale di questo statista!!!!!!!!!!!!

  • Per marcos e e salernitano puro: tra poco voi schiavi del Rais non potrete neanche più parlare.Fate attenzione alla dittatura e ai blocchi di potere

  • per vota 5 stalle

    la democrazia per voi è un mistero…noi continuiamo a parlare liberamente e non ci fà certo paura chi si allea con nazi-fascisti in tutta europa..e poi ognuno guardasse nel suo passato!!!!!!!!!!!!!

  • La Grecia si conferma culla della civiltà!
    Apprezziamo il M 5stelle per l’appoggio alle vere forme di democrazia a differenza di Renzi che si sta nascondendo

  • SE DE LUCA FARA’ QUELLO CHE AUSPICA RENZI, FRA 2 ANNI SI DEVE CANDIDARE E SICURAMENTE GLI ITALIANI LO VOTERANNO, A CAPO DEL GOVERNO, ORA LAVORIAMO IN REGIONE CI TANTI GUAI DA RIPARARE.

  • Ma come voi parlate di Rais quando ce ne avete uno che espelle dal movimento chi vuole, decide chi deve parlare in tv, fa e disfa insieme al mezzo drogato suo amico di merende e voi parlate di rais! ma sapete cos’è la democrazia? De Luca è stato eletto democraticamente. Io pensavo che ci facevate, invece ci siete proprio!

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