La ex vuole lasciarlo e lui la sequestra e violenta per 15 giorni, arrestato

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Violenza_sessualeIeri sera è stato tratto in arresto un uomo, E.Y., marocchino, classe ’87, incensurato per sequestro di persona, maltrattamenti, riduzione in schiavitù, violenza e percosse, commessi nei confronti di una ragazza della stessa nazionalità, classe ’90. Questi i fatti: Nel pomeriggio di ieri, una pattuglia della stazione di Santa Cecilia, in un servizio perlustrativo mirato al controllo del territorio, notava la ragazza, B.F., con atteggiamento spaventato, percorrere di corsa, guardandosi costantemente alle spalle, la Via Virgilio e la Via Socrate. Pochi attimi dopo veniva notata un’autovettura, con a bordo il.suddetto soggetto, inseguire la ragazza.
Nel mentre i militari si dirigevano sul posto per raggiungere la posizione della ragazza che continuava la sua fuga, il soggetto la raggiungeva, l’aggrediva e dopo averla trascinata a terra cercava di tirarla a forza sulla macchina. L’intervento tempestivo dei militari consentiva di bloccare il soggetto, ammanettarlo e condurlo in caserma. Successivamente la ragazza veniva sentita a sommarie informazione grazie all’ausilio di un interprete, e raccontava quello che le era accaduto.



Nelle settimane precedenti i due avevano avviato e vissuto una relazione sentimentale. Dopo un po’ di tempo la ragazza scopre che l’uomo era sposato in Marocco. Per tali ragioni decide di chiudere la loro storia. Il ragazzo non ci sta e un giorno si presenta a casa sua (località Cioffi di Santa Cecilia) e puntandole un coltello alla gola, la minaccia, la sequestra e la segrega in casa sua (a Battipaglia).
Li la tiene rinchiusa per 15 giorni circa, abusando di lei sessualmente e trattandola come una schiava senza possibilità di farla uscire. Dopo questo tempo, quando finalmente con la scusa di uscire per effettuare una telefonata ai suoi genitori in Marocco, onde evitare preoccupazioni da parte loro, riesce ad uscire da quella casa, scappa.
Fino al momento in cui i militari non giungono in suo soccorso. È stata effettuata un’accurata perquisizione domiciliare a casa del reo e li è stato rinvenuto il coltello utilizzato per le minacce e i documenti della ragazza (i quali, come da lei stesso dichiarato, erano stati da lui requisiti e tenuti sottochiave in casa sua). Dopo le formalità di rito il PM ha disposto gli arresti domiciliari con richiesta diretta di convalida arresto al GIP che si esprimerà nei prossimi giorni. La ragazza è stata condotto in una comunità in località protetta.

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