Strafalcioni grammaticali al concorso per maestri, 53% di bocciati

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“Sono stato invitato a un’evento”, “mi è capitato di rattopare dei calzini” oppure “Ho aquistato un trolley nuovo”.

Apostrofi fuori posto, doppie mancanti e “q” non accompagnate dalla “c” sono solo alcuni degli errori presenti nelle risposte scritte dai candidati del concorso cui hanno partecipato le aspiranti nuove maestre del Veneto.

Una selezione, risalente al maggio scorso, che ha segnato il 53% di bocciati alla prova scritta, con soli 1604 su 3410 ammessi all’orale. “Ci siamo trovati davanti a errori grossolani certamente c’erano anche imprecisioni legate ai contenuti ma quelle sono sempre prevedibili in un esame. Ci hanno colpito invece soprattutto gli errori grammaticali. Erano troppi, troppo banali e troppo diffusi”, racconta al Corriere della Sera, uno dei docenti del Miur che ha esaminato i vari candidati. “Stiamo parlando di errori che molto spesso vengono corretti anche ai bambini delle scuole elementari, le stesse in cui queste maestre sarebbero dovute andare ad insegnare”, aggiunge il docente. Lui e i suoi colleghi delle sette commissioni esaminatrici si guardavano sconvolti ogni volta che trovavano una “mostruosità linguistica”.

“Le elementari sono il momento in cui i bambini iniziano a imparare i fondamentali, in cui mettono le basi per la conoscenza successiva. La grammatica che servirà loro per tutta la vita si impara in quegli anni. Una maestra elementare come fa a insegnare se fa errori così?”, si chiede esterrefatto il docente. A colpire è il fatto che molte delle maestre non ammesse agli orali sono rientrate nelle classi a settembre e molte di lori erano insegnanti di lungo corso. “Alla selezione scritta ovviamente i nomi nei compiti non c’erano – spiega l’esaminatore – ma quando siamo arrivati all’orale ci siamo trovati davanti quasi solo giovani neolaureati, certamente più freschi nei temi trattati”. Alcuni dei bocciati hanno aperto dei gruppi Facebook in cui prendevano di mira i commissari, tacciati di essere stati troppo severi e fra i bocciati all’orale (70 ndr) c’è chi “ci ha anche manifestato la sua contrarietà prima di andarsene sbattendo la porta. Ma strafalcioni di grammatica non possono essere ammessi. E anche a livello di contenuti, i quesiti erano assolutamente accessibili”, dice il docente. “Qualcuno ha detto che abbiamo bocciato molto: è vero. Ma come avremmo potuto fare diversamente di fronte a simili errori? Se le maestre sono le prime a non sapere la grammatica come faranno i bambini ad impararla?”, conclude l’esaminatore

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