Prezzi record per la benzina: sfondata soglia dei 2 euro al litro

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Stangata sui rientri dalle vacanze, prezzi dei carburanti al massimo storico: in alcune aree di servizio toccati i 2,06 euro, mentre il gasolio – con un top di 1,96 euro litro – si ferma a un passo dalla soglia dei 2 euro. Federconsumatori e Adusbef denunciano aumenti di +768 euro a famiglia rispetto ad agosto 2011. Fuori dai maxi-sconti del weekend continua la corsa dei prezzi dei carburanti che in alcune regioni sono arrivati ai massimi storici, con la verde ben oltre i 2 euro al litro.

Dai dati dell’Osservatorio Prezzi carburanti del Ministero dello Sviluppo Economico, emerge infatti come in alcune aree di servizio – a causa del sovrapprezzo autostradale e delle accise regionali – i prezzi della benzina senza piombo in modalita’ servito abbiano toccato i 2,06 euro, mentre il gasolio – con un top di 1,96 euro litro – si ferma a un passo dalla soglia dei 2 euro. Ben oltre quota 1 euro (con un record anche a 1,09 euro il kg) anche il metano mentre il Gpl in Campania raggiunge valori di 0,94 euro, tornando vicino ai massimi della scorsa primavera.

Un vero e proprio salasso attende poi quei consumatori che utilizzano le benzine ‘speciali’ ad alto numero di ottani, in grado di fornire prestazioni migliori: in un caso, in Lombardia si raggiunge il valore recordi di 2,21 euro il litro, una cifra che porta la spesa per il pieno di una utilitaria oltre quota 100 euro. E i consumatori sono sul piede di guerra.

“Le compagnie si stanno preparando ad accogliere al rientro dalle vacanze le poche famiglie che sono partite -sottolineano in una nota i presidenti di Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti-. Con i prezzi a questi livelli si aggrava ulteriormente la situazione degli aumenti dei carburanti rispetto allo scorso anno, sia direttamente per i pieni sia per i maggiori costi di trasporto”.

”Le variazioni sono, rispetto ad Agosto 2011 sono di +35 centesimi (con punte che arrivano a 2,00 euro al litro). I costi diretti in piu’ per i pieni saranno quindi pari a +420 euro annui -continuano le associazioni di consumatori-.

Cifra ragguardevole, a cui si aggiungono i maggiori esborsi dovuti agli aumenti indiretti (soprattutto per il trasporto delle merci), pari a ben 348 Euro annui. Il totale degli aumenti ammonta a +768 Euro annui. La stessa cifra che una famiglia spende mediamente per 50 giorni di spesa alimentare (secondo dati Istat)”.

”Una situazione chiaramente insostenibile, a maggior ragione visto il delicatissimo momento che le famiglie stanno attraversando -concludono Trefiletti e Lannutti-.Per questo e’ necessario intervenire al piu’ presto per porre un freno alle gravi speculazioni, per modernizzare l’intera filiera petrolifera ed evitando categoricamente qualsiasi nuovo aumento della tassazione”.
adnkronos.com