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Disturbi dell’apprendimento, la Provincia di Salerno promuove un’indagine nelle scuole

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Conoscere meglio il fenomeno complesso dei disturbi dell’apprendimento nei bambini, attraverso la conduzione di un’indagine a campione nelle scuole primarie del territorio, al fine di attuare un’adeguata sensibilizzazione sulla diagnosi precoce di disturbi della lettura come la dislessia evolutiva. E’ con questa finalità che la Provincia di Salerno si è fatta promotrice del Progetto “Sviluppo tipico ed atipico della lettura nella provincia di Salerno” che, elaborato dai consiglieri provinciali Salvatore Postiglione e Salvatore Iannuzzi e sostenuto dall’Assessorato e dalla Commissione alle Politiche Sociali e Sanitarie, verrà attuato in partnership con l’Asl di Salerno, i Piani di Zona, l’Università di Salerno e la II Università di Napoli (con la supervisione scientifica del neuropsichiatra infantile professor Antonio Pascotto), le Direzioni didattiche 1° Circolo di Agropoli, Cava de’ Tirreni ed Angri e le associazioni di volontariato.

«E’ un’iniziativa unica nel suo genere, che mira a conoscere la reale diffusione del fenomeno tra i bambini della nostra provincia, attraverso un’indagine a campione che verrà condotta, da personale esperto e dall’Asl, nelle seconde classi dei tre istituti primari che hanno aderito all’iniziativa» spiega l’assessore alle Politiche Socio-sanitarie Amilcare Mancusi, che ha coordinato i lavori del tavolo operativo, che stamani ha avuto luogo a Palazzo Sant’Agostino ed al quale sono intervenuti il professor Antonio Pascotto; la Direttrice sanitaria dell’Asl Salerno, Anna Luisa Caiazzo; la Direttrice del Distretto Sanitario 61, Grazia Gentile e docenti e dirigenti delle scuole partecipanti.

«Prevediamo di poter presentare il risultato dell’indagine il prossimo 28 febbraio – conclude Mancusi – e i dati ci consentiranno non soltanto di promuovere una maggiore sensibilizzazione alla diagnosi precoce del fenomeno, ma soprattutto di attivare migliori sinergie istituzionali per fronteggiarlo più adeguatamente».

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