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49enne trova 26mila euro e li restituisce “senza pensarci su un attimo”

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La prima domanda a cui viene da pensare quando si sentono storie come questa è: “Che cosa avrei fatto al suo posto?”. Tanto più che i soldi ritrovati erano un’enormità per un uomo di 49 anni che di lavoro rassetta le cabine dei traghetti Tirrenia. La storia si svolge proprio su uno di quei traghetti in cui Andrea Tarantino, che ora quanto meno si può godere il meritato momento di popolarità,lavora da 32 anni. È una mattina come tante altre, alle 5.45 suona la sveglia e si comincia a lavorare. La sua mansione è quella di “piccolo di camera”, il cui compito è appunto quello di rimettere in ordine le cinquanta camere del traghetto. Un lavoro cominciato nel 1982, senza nessuna promozione (ultimamente ha però anche il ruolo di garzone), senza mai ricevere un’assunzione a tempo indeterminato e nemmeno un premio di produzione.

Un precario a tutti gli effetti, insomma, che viene chiamato all’occorrenza, sta lontano da casa (dove ha moglie e due figlie) anche due mesi e quando fa ritorno in famiglia deve aspettare che ci sia di nuovo bisogno di lui su qualche nave. Chissà come si è sentito, quindi, quando ha trovato sulla “Vincenzo Florio”, appena attraccata al porto di Napoli, sotto un cuscino, una borsa dimenticata con al suo interno 26mila euro in tagli da 50, 20 e 10 euro. Senza nessun documento.

Cosa gli sarà passato per la mente ad Andrea Tarantino, che riceve circa 1600 euro al mese? Lo ha spiegato lui stesso: “Ho pensato che potevano anche servire per fare un’operazione a un bambino“. E così ha consegnato quei soldi al commissario interno della nave, come già era capitato quando, qualche tempo fa, ritrovò un braccialetto d’oro.

A dimenticare la borsetta era stata una signora cinese, tornata in tutta fretta sulla nave attorno alle 7. Da questa storia Andrea ha guadagnato i ringraziamenti della signora, 200 euro di mancia e, come detto, il suo meritato momento di notorietà. Oltre ai complimenti ufficiali dei vertici dell’azienda. E però, probabilmente, adesso un premio vero Andrea lo aspetta anche: quell’assunzione a tempo indeterminato che sarebbe il giusto premio alla sua onestà e che gli permetterebbe di aprire il mutuo per comprare quella casa in cui, ancora, vive in affitto.

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