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Monsignor Nunzio Scarano: una indagine che parte da lontano

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Mons. Scarano per anni avrebbe presentato dichiarazioni dei redditi che non avrebbero potuto giustificare tutto il suo patrimonio personale. La sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio riconducibile al monsignore è apparsa evidente alla Guardia di Finanza di Salerno soprattutto dopo il sequestro del 21 gennaio scorso, quando le fiamme gialle hanno apposto i sigilli a due lussuosi appartamenti, a un box e a conti bancari per circa tre milioni. Approfondendo le indagini i militari hanno scovato un altro appartamento di otto vani a Salerno, parte di un’altra abitazione di cinque vani, due auto e il 99% delle quote societarie della “Nuen srl”.

Il gip del tribunale di Salerno Dolores Zarone ne ha disposto ieri il sequestro. L’ex responsabile dell’Apsa, che amministra il patrimonio della Santa Sede, è agli arresti domiciliari e i suoi legali insistono per un’attenuazione della misura cautelare per gravi motivi di salute. A dicembre scorso a Roma è cominciato il processo per corruzione e calunnia per quei 20 milioni di euro che dalla Svizzera avrebbero dovuto rientrare in Italia attraverso la banca del Vaticano. A Salerno Scarano è indagato per riciclaggio.

Il filone sul patrimonio personale parte proprio da una denuncia dello stesso prelato. Si era accorto che dalla sua abitazione erano scomparsi oggetti di valore. Da lì le verifiche della Guardia di Finanza e la scoperta di un “tesoro” fatto di quadri d’autore, immobili di pregio e conti bancari. Secondo le indagini, Scarano avrebbe  intrecciato rapporti con armatori, imprenditori, banchieri. Alcuni di loro sarebbero coinvolti nel sistema di riciclaggio realizzato attraverso false certificazioni di donazioni. I benefattori si sarebbero prestati per effettuare i depositi in banca del contante, ricevendo in cambio assegni circolari. Sui conti di Scarano i finanzieri hanno trovato una disponibilità di oltre cinque milioni di euro. Sotto la voce “donazioni” si sarebbero nascosti i fondi che Scarano avrebbe poi utilizzato per acquistare proprietà immobiliari, tra le quali l’appartamento di 17 vani.

(Fonte LIRATV)

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