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Sanremo: il day after di Rocco Hunt. Il rapper: “Voglio essere la voce di chi non ce l’ha”

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“Devo ancora capacitarmi di quello che è successo. Sono ancora molto emozionato. Lo avete visto dal bagno di lacrime, che ha coinvolto anche la mia famiglia ieri sera”. Rocco Hunt, il 19enne rapper di Salerno, che ha vinto tra le Nuove Proposte del Festival di Sanremo è ancora stordito dopo la vittoria di ieri sera con la sua canzone “Nu juorno buono”, dedicato alla Terra dei Fuochi e cantata in parte in dialetto. “Enzo Avitabile mi diceva ‘che ti frega del linguaggio l’importante è o’ groove e il messaggio'”. “Il successo al televoto (che ha ribaltato la classifica della sala stampa, ndr) significa che la gente mi ha ascoltato. Spero di aver dato un esempio positivo ai giovani, di chi crede nei propri sogni. Ieri ha vinto il popolo, non Rocco Hunt”. A dimostrazione di ciò il rapper si impegna a “fare una riproduzione del premio per donarla a un comune della Terra dei fuochi. Voglio essere la voce di chi non ce l’ha, è giusto dare questo premio al popolo”. A stupirlo è stato l’affetto del pubblico, che conta anche star della musica italiana. “Sono stato twittato dai miei idoli Jovanotti, Eros Ramazzotti. Mi hanno visto e mi hanno fatto pubblicamente i compimenti. E’ straordinario”. Ha impressionato anche Enrico Brignano che ora lo vuole per la prima puntata del suo nuovo show ‘Il meglio d’Italia’, in onda da venerdì prossimo
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