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Regione Campania: approvata proposta di legge a tutela e valorizzazione di locali, negozi e botteghe d’arte

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Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Paolo Romano, ha approvato la proposta di legge “Tutela e valorizzazione dei locali, dei negozi, delle botteghe d’arte e degli antichi mestieri a rilevanza storica e delle imprese storiche ultracentenarie”, frutto delle iniziative legislative dei consiglieri Luciano Schifone (Fd’I-AN), del capogruppo Giuseppe Maisto e dei consiglieri del Gruppo Caldoro Presidente, del Gruppo misto e del consigliere Sergio Nappi (FC).

La proposta di legge, approvata con 32 voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza (i consiglieri dell’opposizione non hanno partecipato al voto al fine di indurre la maggioranza a garantire da sé il numero legale), è finalizzata a sostenere e valorizzare le botteghe d’arte, gli antichi mestieri a rilevanza storica, i negozi e i locali storici a rilevanza storica e delle imprese storiche ultracentenarie, i quali vengono censiti e iscritti in appositi elenchi regionali.

Essa dota tali esercizi di un logo da collocare all’esterno dell’attività che ne simboleggia le caratteristiche e le attività storiche e tradizionali e di una guida regionale. Sono previsti interventi di recupero e valorizzazione con contributi regionali per progetti di valorizzazione, rifacimento delle unità immobiliari, sulla base di una apposita convenzione che ne stabilisce i vincoli in ordine al mantenimento della destinazione d’uso. Alla proposta di legge è destinato uno stanziamento di euro 160 mila per l’anno 2014 e, per gli anni successivi, sarà determinato dalle leggi di bilancio.

I gruppi dell’opposizione (Pd, Pse e Cd) hanno chiesto ripetutamente il voto segreto e il voto per appello nominale sugli articoli della legge, abbandonando l’Aula per dissenso politico, allo scopo di indurre la maggioranza a garantire il numero legale.

“Dai lavori del Consiglio emerge con chiarezza che la maggioranza arranca perché non ha i numeri né la forza politica per sostenere i propri provvedimenti – ha spiegato il capogruppo del Pd Lello Topo – secondo il quale “il centrodestra non riesce a garantire la copertura finanziaria delle proprie leggi”. “La cifra appostata solo per il 2014 dall’assessorato al bilancio la dice tutta sulla reale attenzione della giunta e della maggioranza regionale per il settore delle attività produttive” – ha aggiunto il capogruppo del Pse Gennaro Oliviero. “E’ vero che stiamo in campagna elettorale ma l’atteggiamento dell’opposizione offende il Consiglio regionale e determina un danno a carico di leggi importanti per il territorio, per le attività produttive, per l’economia e per il lavoro” – ha replicato il capogruppo di FI Gennaro Nocera. “Troppo spesso le sedute di questo Consiglio regionale sono saltate a causa della maggioranza e dei suoi conflitti interni – ha sottolineato il consigliere Corrado Gabriele (Pse) – che ha ricordato che “le leggi importanti approvate da questo Consiglio si devono all’opposizione”.

Nella parte iniziale della seduta, il Consiglio ha anche approvato a maggioranza la convalida della elezione del consigliere Giuseppe Sagliocco (Ncd), e ne ha contestato l’incompatibilità, con 34 voti favorevoli su 37, in quanto ricopre anche la carica di Sindaco.

Il Consiglio Regionale  ha proseguito poi fino all’art. 6 l’esame del disegno di legge “Norme in materia di tutela e valorizzazione del paesaggio in Campania per l’attuazione della pianificazione paesaggistica regionale ai sensi dell’articolo 135 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.42”, il Piano paesaggistico regionale, il primo e fondamentale atto per l’avvio della pianificazione paesaggistica in Campania con l’obiettivo di tutelare e valorizzare il paesaggio mediante il governo delle sue trasformazioni dovute all’intervento umano o a quello degli eventi naturali.

Anche su questo provvedimento sono stati numerosi ed articolati gli interventi dei consiglieri dei gruppi dell’opposizione – Pd, Pse e Cd – tra cui Gennaro Oliviero e Giuseppe Russo, che hanno ripetutamente chiesto il voto elettronico sui diversi emendamenti.

Giunto l’orario di chiusura, la seduta consiliare è terminata.

 

 

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