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Frana tra Salerno e Vietri: il disagio dei pendolari / LA LETTERA

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Egregio  direttore, mentre scrivo questa lettera sono alla stazione di Vietri sul Mare in attesa – da circa 40 minuti – che arrivi il treno diretto a Salerno.

Con me ci sono altri dieci pendolari residenti in Costiera Amalfitana consapevoli della circostanza che il treno non passerà mai alla stessa ora per due giorni di fila: a Torre Annunziata una palazzina è crollata proprio sui binari della metropolitana regionale facendo saltare tutti gli orari.

Invero per me dover ricorrere al treno è già una soluzione di emergenza posto che, se potessi percorrere la statale ferdinandea con il mio motorino ovvero a piedi, ci impiegherei pochi minuti ad arrivare a destinazione, ma – come è notorio – anche questa opportunità è venuta meno in virtù della frana che, anche quest’anno, si è verificata all’altezza della pompa della Total e che, da più di una settimana, ha reso impossibile raggiungere Salerno in tempi brevi.

A fronte di disagi di tale entità, nessuno finora si è mosso per ovviare con tempestività alla situazione suesposta.

Né i sindaci interessati – che, almeno questo gli va riconosciuto, hanno deciso di rimanere coerentemente inermi e passivi fino in fondo – né la Provincia né tantomeno la società concessionaria della pompa di benzina.

Pare infatti – almeno secondo quanto riportato dagli organi di stampa – che la riunione prevista in Prefettura per organizzare un piano di intervento sia andata deserta.

Ad oggi nessun operaio sta lavorando per rimuovere la frana o, se non altro, per ripristinare almeno il passaggio pedonale. Di conseguenza nessuno può prevedere il momento in cui si potrà tornare alla normalità né calcolare l’entità dei danni – sia patrimoniali che non patrimoniali – che subiranno i pendolari coinvolti. Più in particolare mi riferisco al costo della benzina, del casello autostradale, del biglietto del treno, nonché al tempo perso e allo stress cui siamo sottoposti quotidianamente per percorrere quel chilometro che separa[va] Vietri da Salerno.

Al riguardo spero solo che, per rimuovere tale frana, non ci siano gli stessi tempi di attesa che hanno riguardato gli altri massi caduti in costiera e che, allo stato, ci si è limitati a segnalare con gli onnipresenti semafori mobili (semafori, peraltro, a noleggio che finiranno per costare più dei lavori mai avviati).

In caso contrario bisognerebbe solo prendere atto che qui bisogna limitarsi ad osservare il panorama.

Ovviamente da fermi.

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