“Quando sono arrivato i tempi di pagamento erano di 468 giorni, nel 2013 siamo scesi a 163. E non c’è altra prestazione simile in Italia”. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale della Campania, Stefano Caldoro, parlando della gestione dei servizi sanitari nella Regione nel corso di un convegno promosso dall’Unione degli Industriali di Napoli. “Speriamo di poter scende a 100 giorni nel corso del 2014”, ha detto ancora Caldoro sottolineando che questo risultato ”sarà una eccellenza italiana”. “Chi paga in tempo i fornitori – ha osservato ancora il presidente della Giunta – paga la buona salute perché è evidente che non puoi garantire una prestazione se non sei pagato. E’ una regola che vale per il sistema in generale”. ”Parliamo anche delle farmacie – ha detto sempre Caldoro – in alcuni casi, in alcune Asl abbiamo avuto ritardi anche di un anno ed in questo caso ci stiamo mettendo in regola avendo attestazione di stima anche da parte di coloro che dicono di saper far solo loro la sanità”.
Sanità in Campania: Caldoro, “Ridotti i tempi per pagamento fornitori”
“Quando sono arrivato i tempi di pagamento erano di 468 giorni, nel 2013 siamo scesi a 163. E non c’è altra prestazione simile in Italia”. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale della Campania, Stefano Caldoro, parlando della gestione dei servizi sanitari nella Regione nel corso di un convegno promosso dall’Unione degli Industriali di Napoli. “Speriamo di poter scende a 100 giorni nel corso del 2014”, ha detto ancora Caldoro sottolineando che questo risultato ”sarà una eccellenza italiana”. “Chi paga in tempo i fornitori – ha osservato ancora il presidente della Giunta – paga la buona salute perché è evidente che non puoi garantire una prestazione se non sei pagato. E’ una regola che vale per il sistema in generale”. ”Parliamo anche delle farmacie – ha detto sempre Caldoro – in alcuni casi, in alcune Asl abbiamo avuto ritardi anche di un anno ed in questo caso ci stiamo mettendo in regola avendo attestazione di stima anche da parte di coloro che dicono di saper far solo loro la sanità”.
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