Salerno: Studiosi e studenti di cinque scuole a lezione su erbe officinali

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erbe_officinaliDomanimartedì 18 marzo nel Salone dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Salerno (Via SS. Martiri, 31), dalle ore 16 alle 18, si  terrà il quarto incontro del Progetto didattico sulla Scuola Medica Salernitana, intitolato “Salerno, centro di conoscenza, preparazione e diffusione delle erbe officinali” a cura di Vittoria Bonani, Maria Antonietta Del Grosso e Giuseppe Lauriello.

 

L’associazione culturale “Adorea”, in collaborazione con l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Salerno e con il Centro Studi “Hippocratica Civitas”, grazie a questo progetto, vuole destinare ai docenti ed agli alunni delle Scuole secondarie di secondo grado di Salerno (Liceo classico “T. Tasso”;  Istituto Nautico “Giovanni XXIII”;  Liceo scientifico “G. da Procida”; Liceo Statale Regina Margherita – Salerno; Liceo Classico Paritario “Giovanni Paolo II”), un ciclo di lezioni tenute da alcuni membri di “Adorea”, dell’Ordine dei Medici e  del Centro “Civitas Hippocratica”.

 

L’incontro si svilupperà in tre segmenti. Nella prima parte, Giuseppe Lauriello, già Primario pneumologo dell’OspedaleG. Da Procida” del capoluogo, analizzerà “Le erbe medicinali ieri e oggi”, inquadrando storicamente la definizione di farmaco, medicina semplice, veleno, etc. Lo storico e medico esporrà, in sintesi, i meccanismi che ingenerano la malattia e quelli che portano alla guarigione, in base alle teorie del passato e a quelle odierne. Tratterà delle erbe medicinali e del loro consumo, ieri e oggi, e preciserà alcuni concetti che, esposti in modo chiaro, sintetico e comprensibile, dovrebbero essere recepiti e memorizzati dai giovani studenti.

La professoressa Antonietta Del Grosso, parlerà, invece, di “Una Speciaria nella Salerno del Seicento“, dal momento che la presenza della Scuola Medica favorì molto lo sviluppo delle erboristerie nella città ippocratica. In un documento del 1639, si tratta di un inventario, il notaio Geronimo D’Arminio descrive una “speciaria” salernitana, riportando un elenco delle erbe custodite in contenitori di vetro e di ceramica ed una precisa descrizione dell’intero arredamento. La Del Grosso ha catalogato queste erbe e mostrerà, domani, le immagini ai ragazzi.

“Spesso – aggiunge la studiosa – questi documenti notarili sono stati analizzati e studiati solo per meglio comprendere la storia della città. Andrebbero, invece, rivisti e studiati con più attenzione per delineare anche lo svilupparsi della Scuola Medica Salernitana. Come questa fonte notarile ci ha svelato queste novità, potrebbe essere che ci siano altre cose ha sapere e da conoscere, contenute proprio in questi documenti. In questo particolare documento – rimarca la prof.ssa Del Grosso – vengono menzionate una trentina di erbe provenienti principalmente da Africa e Medio Oriente, non è detto, però, che tutte arrivassero a Salerno. Potrebbe anche essere che alcune specie venissero coltivate già in città. Sarebbe interessante proseguire le ricerche in questo ambito”.

 

La presidente dell’associazione Adorea,Vittoria Bonani, infine, nel suo intervento “L’evoluzione dell’Erbario: dalla conoscenza naturalistica greca alla tradizione salernitana nel Medioevo”, analizzerà la struttura di questa importante enciclopedia della salute su un arco temporale che va dal I al XIV secolo. Il suo intento è quello di sottolineare le diversità testuali ed iconografiche e le graduali trasformazioni intervenute nel tempo fino a ai grandi “magistri” della Scuola medica salernitana, da Garioponto a Matteo Silvatico, che lo concepirono come un punto di riferimento basilare per la conoscenza dei principi attivi contenuti nei semplici e per la predisposizione delle cure terapeutiche.

“La proposta di un corso su aspetti così importanti del patrimonio storico della città di Salerno, che ancora necessitano di un’attenta e capillare divulgazione, – spiega la presidente dell’associazione Adorea, Vittoria Bonani – si basa sulla coscienza del profondo legame esistente tra presente e passato, sulla consapevolezza, cioè, che, da una parte, come scrisse Benedetto Croce, ogni storia è storia contemporanea, in quanto gli spunti per lo studio del passato nascono dal presente, dall’altra, che la conoscenza degli eventi passati concorre alla formazione, nei membri di ogni comunità, di coscienza civica e di capacità di rispettare e promuovere adeguatamente il patrimonio culturale”.

 

Prossimi incontri: 8 aprile (ore 16/18): “Il Regimen sanitatis Salernitanum: contenuti, stile e lingua” a cura di Giuseppe Marini e Santolo Sica; 15 aprile (ore 16/18): “Le edizioni a stampa del Regimen sanitatis Salernitanum: illustrazione e valorizzazione degli esemplari della collezione Altieri tra bibliografia e storia” a cura di Bernardo Altieri ed Anna Maria Vitale.

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