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Ricci, il gregario Goleador si è fatto notare da Gregucci

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Entrare a gara in corso al posto di un compagno, sgobbare, dannarsi l’anima, colpire un palo, segnare di rapina il gol che al 92esimo decide non una partita normale ma la gara d’andata della finale di Coppa Italia di Lega Pro, far festa coi salernitani presenti al Brianteo e poi tornare coi piedi per terra. Senza fare polemiche. Fa tutto parte del copione. E Manuel Ricci lo sa. In questa stagione il ragazzo cresciuto nel vivaio della Lazio ricopre i panni del gregario e, come tale, sa che dopo aver tirato la volata al compagno di squadra più talentuoso, il suo compito è quello di guardargli le spalle e poi di ritornare nelle retrovie. Il bene della squadra prima, l’interesse del singolo dopo.

Ma con Gregucci i nomi non contano, contano molto di più le zampette fresche e le prestazioni, motivo per cui proprio il gol segnato a Monza per Manuel Ricci potrebbe rappresentare la possibilità di ritornare stabilmente nelle rotazioni del tecnico anche in ottica campionato e non solo in Coppa. Con Gregucci il 24enne di Anzio non ha ancora trovato spazio in Prima Divisione e la sua ultima apparizione risale alla 17esima giornata, l’ultima del girone d’andata, lo sfortunato derby con la Paganese. Poi più nulla, se non qualche sporadica apparizione in Coppa. 10 presenze, per un totale di poco superiore ai 500 minuti trascorsi in campo. Nelle ultime partite della stagione regolare, nella gara di ritorno della finale col Monza e, soprattutto nei play off, Ricci spera di convincere il tecnico a puntare anche su di lui, visto che come ha dimostrato al Brianteo può risultare determinante anche partendo dalla panchina. E Gregucci di certo terrà la circostanza in debita considerazione.

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