E’ chiaro che in questo momento a lui, che è il terminale offensivo, il punto di riferimento più avanzato della squadra granata, Gregucci chiede non solo lavoro per la squadra, non solo movimento, ma anche reti pesanti. Ed è altrettanto chiaro che Mendicino non possa perdere altro tempo. Alle sue spalle, infatti, col passare dei giorni migliora la condizione di Ginestra e il Cobra scalpita, tenerlo ancora fuori a lungo non sarà impresa facile. Mendicino deve ritrovare rapidamente il feeling con la porta avversaria per poter giocare assieme al puteolano, cosa che in molti auspicano da tempo. In casa contrario, soprattutto se come ci si augura Fofana (che però non segna da un anno) e Foggia (che non è andato mai a bersaglio all’Arechi) continueranno a far bene, se Gustavo e Mounard confermeranno di poter essere deteminanti anche partendo dalla panchina, Mendicino rischierebbe di scivolare clamorosamente indietro nelle gerarchie del tecnico, proprio alla vigilia dei play off. Sta a lui dimostrare di poter dire la sua anche in questa fase delicatissima della stagione.
Salernitana: Mendicino vuole interrompere il digiuno di reti
A quattro gare dal tempo non ci si può permettere il lusso di restare a guardare. Ebbene, Ettore Mendicino è a secco da più di 300 minuti e questo di certo non può far piacere nè a lui nè a Gregucci: il suo ultimo gol risale al match casalingo col Benevento, quando su calcio di rigore regalò ai granata il pareggio, prima che Gustavo facesse esplodere di gioia l’Arechi. L’attaccante di proprietà della Lazio è attualmente il miglior marcatore della Salernitana con 7 reti all’attivo, eppure a Grosseto, col Catanzaro ed a Frosinone non è riuscito a timbrare il cartellino. Mendicino ha pagato il fatto di non aver ricevuto molti palloni giocabili, in particolare a Grosseto e col Catanzaro, mentre a Frosinone è andato vicino al gol, mostrando segnali di progresso.
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