Berlusconi il più ricco, Boldrini in coda. Ecco i redditi dei parlamentari italiani

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silvio_berlusconiRimane il più ricco, ma lo è molto meno rispetto all’anno precedente. Silvio Berlusconiha dichiarato un imponibile di 4,5 milioni di euro, contro i 35,4 milioni del 2011. I dati si leggono nell’anagrafe patrimoniale dei senatori della XVII legislatura consultabile da questa mattina. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, invece, nel 2013 ha dichiarato redditi relativi all’anno precedente pari a 105.186 euro. Tra le proprietà presenti nella dichiarazione dei redditi risulta anche una Matiz del ’99 e una Panda del 2005, che si aggiungono alla casa principale, un terreno agricolo e un fabbricato rurale, tutti tra Agrigento e provincia.

Per le spese elettorali Alfano ha versato un contributo al Popolo delle libertà pari a 25 mila euro. È proprietario, inoltre, di una 500 del ’68, di una Lada dell’89 e di una Jeep del 1996 invece Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, che ha denunciato nel 2013 redditi imponibili per 178.756 euro. Brunetta dichiara di essere proprietario di immobili a Ravello, in provincia di Salerno, Venezia, Roma e Monte Castello di Vibio (Perugia).

I MINISTRI DEL GOVERNO RENZI. Tra i redditi 2012 figurano anche quelli di alcuni ministri del governo Renzi. Il ministro della Difesa,Roberta Pinotti, ha dichiarato 110.603 euro nella casella redditi imponibili; alla stessa voce, i redditi 2012 del ministro dell’Agricoltura,Maurizio Martina, e di quello dell’Istruzione,Stefania Giannini, risultano rispettivamente di 102.383 e 117.472 euro. Negli stessi registri, in quanto ministro del governo Letta, risulta anche il reddito 2012 dell’attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, pari a 97.492 euro. Presente, infine, anche il reddito imponibile 2012 del ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, pari a 81.871 euro.

Un reddito imponibile di 76.259 euro, una Mercedes classe D del 2011 e venti azioni della Banca Etrusca e del Bcc Val d’Arno: è quanto risulta dalla dichiarazione dei redditi del ministro Maria Elena Boschi presentata alla Camera. La Boschi non indica però le spese elettorali sostenute per la campagna politica. «Non sono in grado di quantificare le spese – scrive in una nota allegata – ma non ho ricevuto dal partito materiale cartaceo né predisposto manifesti elettorali».

Il ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia ha denunciato 98.471 euro per l’anno fiscale 2013. L’esponente del Pd possiede un appartamento a Roma, un box e tre fabbricati in nuda proprietà sempre nella Capitale di cui due per metà superficie. Dal 2009 il ministro guida una Fiat Panda. Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi ha denunciato 282.499 mila euro di reddito imponibile per l’anno fiscale 2013. L’esponente del Nuovo Centro Destra possiede solo un’autovettura, una Fiat 500 del 2008, non ha terreni e fabbricati, e si è auto-sospeso dall’incarico di amministratore delegato di “Fiera Milano Congressi Spa” il 3 maggio 2013.

Per l’altro esponente del Ncd al governo, il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, la situazione reddituale imponibile percepita nel 2012 e dichiarata nel 2013 è pari a 98.471 euro. L’ex parlamentare di Forza Italia non ha beni immobili né titoli azionari, possiede solo una Lancia Ypsilon che guida dal 2005. La mamma Gardenia, la sorella e una moto Bmw del 1979 nella dichiarazione dei redditi 2013 di Dario Franceschini. Il ministro della Cultura, secondo quanto riporta il bollettino di Montecitorio, nel 2012 ha guadagnato 200.861 euro e ha sostenuto spese elettorali pari a 2.258 euro.

IL CASO DEI 5 STELLE: MOLTI DICHIARANO «ZERO» . Buona parte dei componenti del gruppo del M5S alla Camera non ha denunciato reddito imponibile per l’anno fiscale 2013: il vicepresidente Luigi Di Maio e il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, hanno dichiarato «zero». È quanto si legge nel bollettino pubblicato dalla Camera. Per la campagna elettorale il primo ha speso circa 3.000 euro, il secondo non ha sostenuto alcun esborso. Alessandro Di Battista ha dichiarato invece un imponibile di 3.176 euro, una spesa di 145 euro per la campagna elettorale e la proprietà del 30% delle quote di una srl. Roberta Lombardi eCarlo Sibilia, altri due esponenti di M5s, denunciano invece redditi imponibili per 22.672 la prima e 19.764 euro il secondo.

ZELLER PRIMO TRA I 10 CAPIGRUPPO AL SENATO. Secondo la dichiarazione dei redditi presentata nel 2013 relativa all’imponibile del 2012 il capogruppo di Palazzo Madama più “ricco” risulta Karl Zeller (Svp-Per le Autonomie) con 383.826 euro seguito da Luigi Zanda (Pd) con 142.873 euro, Massimo Bitonci (Lega) con 106.774 euro. Immediatamente sotto il podio si collocano Maurizio Sacconi (Ncd) con 104.976 euro, Paolo Romani (Fi) con 101.003 euro, Lucio Romano (Per l’Italia) con 71.992 euro, Mario Ferrara (Gal) con 46.945 euro, Loredana De Petris (Misto-Sel) con 25.174 euro, Gianluca Susta (Sc) con 21.038 euro. Chiude la “classifica” dei 10 capigruppo l’avvocato e neo presidente del gruppo M5S Maurizio Buccarella con 8.024 euro di reddito imponibile.

173 MILA EURO IL REDDITO DI UMBERTO BOSSI. Il fondatore della Lega Umberto Bossi ha denunciato 172 mila 783 euro per l’anno fiscale 2013. Il “Senatùr” ha 4 terreni e un fabbricato a Gemonio in comproprietà con la moglie Manuela Marrone. L’ex segretario del Carroccio, ora deputato, non ha auto a lui intestate, né azioni o quote di società e non ha sostenuto nessuna spesa elettorale per le ultime politiche. Marrone, invece, oltre ai 4 terreni e al fabbricato in comproprietà con il marito, possiede al 100% 2 fabbricati e 5 terreni nel Brenta, in provincia di Varese, e un terreno sempre a Gemonio. Lady Bossi guida dal 2007 una Panda. Roberto, il figlio del senatur (secondo la “dichiarazione relativa ai figli consenzienti”) possiede una Daimler Chrysler immatricolata nel 2005.

I PRESIDENTI DI CAMERA E SENATO. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, nel 2012 ha percepito redditi imponibili per 176.499 euro mentre la sua “collega”, presidente della Camera Laura Boldrini, ha percepito compensi netti pari a 94.304 euro. In particolare, nella dichiarazione dei redditi 2013 la Boldrini ha dichiarato un imponibile di 6.314 euro ma in una dichiarazione allegata alla documentazione fornita alla Camera, la presidente dell’assemblea di Montecitorio spiega di aver ricevuto altri 94.304,63 euro dall’Onu in qualità di funzionario dell’Unhcr, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, somma con ritenuta alla fonte non soggetta a imposizione fiscale. La somma ricevuta dall’Onu era in dollari (121.340,61) e, precisa la presidente della Camera, «non è soggetta a imposizione nazionale in base agli accordi regolanti il regime fiscale dei funzionari di organismi internazionali». Per quanto riguarda le spese elettorali sostenute dalla Boldrini nella campagna elettorale dello scorso anno (di cui è obbligatoria la rendicontazione) la presidente dichiara di aver speso 5.708,70 euro.

Fonte LA STAMPA

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