Restano ancora distanti le posizioni dei vertici dell’Essentra e dei lavoratori, rappresentati oggi all’Ormel di Napoli dai sindacati di categoria. L’obiettivo era conciliare le parti per un accordo che rendesse meno traumatica la chiusura dello stabilimento della zona industriale di Salerno, decisa il 31 gennaio scorso dalla multinazionale britannica proprietaria degli impianti. Alla vigilia del confronto di oggi presso l’organo di conciliazione della Regione Campania si ipotizzava la cassa integrazione straordinaria a zero ore per un anno ed incentivi per ogni lavoratore quantificati dall’azienda in circa ventimila euro.
Cifra ritenuta anche oggi troppo bassa dai lavoratori che chiedono almeno il doppio. Difficile che si trovi un accordo, su queste basi precarie. I tempi, però, sono strettissimo: il 23 aprile, infatti, scade il termine dei 70 giorni per le trattative previsti dalla legge. Dopodiché, Essentra chiude e smantella tutto. Gli 81 lavoratori, però, hanno già annunciato battaglia, pronti alle barricate. Per questi dipendenti, con una età media di 40 anni e quindi lontana dalla pensione, i sindacati hanno chiesto una riconversione produttiva del sito o la ricollocazione in altre sedi ma l’azienda ha sempre risposto picche.
Fonte LIRATV
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