Un evento tanto voluto quanto atteso dall’Amministrazione Comunale, che vedrà la firma del protocollo d’intesa per promuovere i prodotti di Tramonti in Cina e in tutto il resto dell’Asia: un progetto di grandi dimensioni che vedrà l’immagine di Tramonti proiettata a livello internazionale, e i prodotti destinati ai grandi mercati orientali. Dal 17 al 26 aprile sarà presente in Costiera Amalfitana una delegazione di imprenditori cinesi per promuovere accordi di collaborazione nel campo commerciale; il Comune di Tramonti firmerà un protocollo d’intesa per la promozione e lo sviluppo commerciale del nostro tessuto imprenditoriale in Cina, legato alle filiere vitivinicola, turistica, enogastronomica e dell’artigianato tipico.
L’interesse è soprattutto incentrato sulla pizza, che a Tramonti vanta antiche origini ed è valorizzata a livello nazionale con il riconoscimento della De. Co. (Denominazione Comunale). L’incontro è promosso dalla Shanghai Yishang Wine Business Consulting Co. Ltd., nella persona del direttore di Enoteca Italiana Dr Fabio Carlesi, che ha aperto la propria sede a Shanghai su iniziativa della Regione Toscana e con il sostegno della Provincia di Siena, per promuovere i prodotti di quella regione e formare addetti specializzati nella valorizzazione e nella vendita del “Made in Italy”: sarà questo l’obiettivo da raggiungere anche per il Comune di Tramonti.
La delegazione cinese sarà accolta con un rinfresco preparato dalle aziende enogastronomiche di Tramonti, e con la degustazione dei prodotti tipici della nostra terra: dopo la firma dell’accordo, inizierà la visita guidata, per visitare i luoghi storico-culturali e assistere alle fasi produttive di alcune eccellenze del nostro territorio. “Tali iniziative sono di grande aiuto all’economia locale, anche in termini di immagine internazionale – ha dichiarato il Sindaco dott. Antonio Giordano – non solo per far conoscere la bontà dei nostri prodotti, ma anche per promuovere il Comune di Tramonti come Ambasciatore del Made in Italy in Asia: in questo modo
sarà possibile valorizzare non solo prodotti, come la pizza e il limoncello, già conosciuti ai più, ma anche alimenti di pari qualità e ancora di nicchia”.
Commenta