«Una festa che non è una festa» hanno sottolineato in apertura del corteo i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. In piazza si è scesi per celebrare soprattutto chi ha perso il proprio impiego, chi è in cassa integrazione o mobilità, per parlare di crescita e per rimarcare la necessità di mantenere le conquiste del mondo del lavoro.
Ridotta la partecipazione al corteo, pochi i giovani che hanno preso parte alla manifestazione. Oggi parlare di lavoro è il tema più scottante che si possa cercare di affrontare: lavoro che manca, lavoro precario, lavoro nero, sfruttamento che ritorna a livelli che pensavamo di aver lasciato indietro nel tempo.
Lo dicono i lavoratori che hanno marciato fianco a fianco nel corteo che da Piazza Diaz di Nocera Inferiore ha attraversato tutta la cittadina. Nel pomeriggio, alle 17.30, altro tradizionale appuntamento: è quello di Penta, piazza Vittorio Emanuele, dove terrà il comizio finale Anselmo Botte, della segreteria Cgil Salerno. In serata musica e concerti a San Giovanni a Piro con inizio alle 21 nell’area dell’ex Parco giochi.
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