Telerilevamento per l’ambiente: realizzate 8 missioni di volo per monitoraggio ambiente

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telerilevamentoLa Direzione Marittima di Napoli, in attuazione dell’accordo di programma tra la Regione Campania (Assessorato all’ Ambiente) e il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, ha realizzato 8 missioni di volo con l’obiettivo di individuare dall’alto, grazie alle strumentazioni in possesso della piattaforma aerea del Corpo, anomalie e criticità ambientali sia dal punto di vista marino-costiero che litoraneo e fluviale. Le missioni, rientranti nell’ambito, si sono svolte nell’arco di tempo tra il 19 dicembre dello scorso anno e il 7 maggio di quest’anno, ed hanno interessato le seguenti località:

1)    Litorale Domitio – Flegreo – Pozzuoli – Bagnoli –    Giuglianese

2)     Fiume Sarno – Torrente Solofrana

3)    Regi Lagni

4)    Fiume Sarno

5)    Fiume Calore

6)    Fiume Sele – Diga Alento

7)     Fiume Sarno – Cavaiola

8)    Cava Monti

La 1a missione, realizzata il 19 dicembre 2013, ha interessato il litorale domitio – flegreo (Comune di Castel Volturno) con due estensioni su aree territoriali interne corrispondenti all’area ad est del Lago di Patria (Comuni di Giugliano e di Villa Literno) ed all’area a nord del Vulcano Solfatara (Comune di Pozzuoli) compresa l’ex area industriale di Bagnoli. Nel corso della missione, eseguita ad una quota di volo media di circa 600 metri, sono state individuate circa 28 anomalie, in corpi idrici e suolo, su cui sono in corso rilevamenti e verifiche al suolo congiunte tra Capitaneria di Porto, Regione Campania, ARPAC e Vigili del Fuoco. Sono stati individuati anche alcuni target critici, in corso di classificazione per le necessarie verifiche al suolo, dando priorità all’area a nord del Lago Patria su cui, in prossimità di un laghetto artificiale, è presente una condizione di coincidenza tra anomalie termiche ed anomalia magnetica.

Le analisi sui campioni d’acqua prelevati non hanno evidenziato condizioni di pericolo per la salute umana, escludendo in primis condizioni di radioattività del sito (a nord è rilevata un’anomalia magnetica e radiometrica), ma solo condizioni di degrado ambientale dei corpi idrici per presenza di elevati carichi organici dovuti a sversamento di reflui zootecnici.

Le successive indagini eseguite dai sub della Capitaneria di Porto hanno evidenziato la presenza sul fondale del laghetto di una struttura metallica probabile sorgente dell’anomalia termica nonché una condotta, forse responsabile dell’anomalia termica elevata per possibile collegamento con il vicino canale di drenaggio immissario del Lago Patria. Ulteriori analisi sono in corso nell’area a nord del laghetto su cui insistono impianti di acquacoltura e di allevamenti zootecnici (bufalini). L’area sarà oggetto di ulteriori sorvoli in estate al fine di verificare eventuali persistenze delle anomalie e di supportare la caratterizzazioni dei terreni.

La 2a missione effettuata il 17 febbraio 2014 ha sorvolato la Solofrana, identificando circa 12 condizioni di anomalia termica presenti in acqua, attualmente sottoposte ad una prima verifica dalla Capitaneria di Porto di Castellamare di Stabia.

La 3a missione di volo del 24 febbraio 2014 ha effettuato strisciate di immagini termiche notturne nella zona compresa tra un asse est-ovest tra i comuni di Casal di Principe, Villa di Briano, Borgo San Lorenzo, San Cipriano d’Aversa, Villa Literno e zone limitrofe, individuando alcune anomalie termiche, in corso di interpretazione e di successiva classificazione per le necessarie verifiche al suolo. L’acquisizione notturna sull’area, già interessata da zone da elevata criticità per dispersione o smaltimento di rifiuti, ha evidenziato 12 anomalie termiche al suolo senza riscontrare particolari condizioni di variazione dell’emissività delle acque nei Regi Lagni.

La 4a missione, concomitante con la precedente ma in ore diurne, ha previsto il sorvolo tramite ATR-42 del sistema fluviale del Sarno rilevando il corso d’acqua in modalità multispettrale così come i territori urbani ed agricoli prossimi agli argini. I dati sono attualmente sottoposti ad elaborazione ed analisi.

La 5° missione di volo, effettuata il 7 aprile, è stata eseguita sul tratto beneventano del Fiume Calore. La missione ha avuto come obiettivo l’acquisizione di nuovi dati da comparare con precedenti voli eseguiti dalla Capitaneria di Porto. Le immagini in corso di elaborazione sono state supportate da un database di informazioni a terra fornite dal Corpo Forestale dello Stato di Benevento.

La 6° missione di volo, realizzata il 22 aprile, ha previsto due target distinti quali il basso corso del Fiume Sele e il bacino artificiale della Diga sull’Alento. Per il secondo sono state seguite le indicazioni dell’Autorità Giudiziaria competente che ha richiesto l’intervento tramite la Direzione Marittima della Campania. I dati relativi al volo sono attualmente in elaborazione.

La 7° missione di volo è stata eseguita sul Torrente Cavaiola al fine di completare i telerilevamenti sul sistema fluviale del Sarno. I dati non son ancora pervenuti.

L’ 8° missione di volo realizzata in modalità notturna il 7 maggio scorso è stata finalizzata al supporto delle indagini relative all’emergenza Terra dei Fuochi riprendendo l’area su cui è presente Cava Monti, sito privato di particolare interesse per la presenza di composti chimici volatili e di emissioni di calore e fumi dal sottosuolo. Obiettivo della missione è stato la mappatura termica del target Cava Monti e la verifica di eventuali condizioni similari al contorno. I dati relativi all’8° missione non sono ancora pervenuti.

“Può considerarsi certamente positivo – sottolineano all’Assessorato all’Ambiente – il bilancio delle iniziative predisposte dall’assessorato alla Tutela dell’Ambiente per il contrasto, in generale, ai fenomeni di incuria del territorio ed in particolare delle attività di rilevamento aereo delle aree considerate maggiormente critiche sotto il profilo ambientale. Le missioni di volo ci stanno fornendo una esatta fotografia dello stato dei luoghi che ci consente di intervenire in maniera mirata ed efficace al fine di bonificare e consegnare alle rispettive comunità terreni e siti oggetto di selvaggia speculazione ambientale.”

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