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Salernitana: errare è umano, perseverare…

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“Errare è umano perseverare è diabolico”: la saggezza popolare suggerisce un vecchio adagio che suona come un monito per la Salernitana, chiamata, suo malgrado, a parlare già di programmazione futura. In questo senso, i passi falsi commessi nella fase strategica di questa stagione appena conclusasi per i granata, dovrebbero indicare la nuova strada da percorrere. La Salernitana deve imparare da se stessa, dagli errori di valutazione che risalgono ad anno fa e farne tesoro. Oggi, esattamente come alla fine scorso campionato ci sono quasi due mesi di tempo per allestire un organico, che possa essere definito realmente tale, da mandare in ritiro con un allenatore da designare in tempo utile per poter scegliere con lui e per lui il gruppo con cui lavorare.

Il recente passato insegna che avere a disposizione già in estate la squadra su cui si intende puntare in campionato ed evitare di completarla, cambiarla e ricomporla in corso d’opera potrebbe consentire di ottenere traguardi più dignitosi. La società ha ora la possibilità, anzi l’obbligo, di sfruttare quella chance, gettata alle ortiche l’anno passato. Programmare fin da adesso la prossima stagione significa scegliere già da ora i protagonisti e dare loro la possibilità di diventare “squadra” in tempo utile per l’avvio del campionato. L’esperimento dello scorso anno è miseramente naufragato. La strategia del “prima i diecimila abbonamenti e poi la squadra competitiva per la B” non si è rivelata particolarmente redditizia sul fronte del risultato sportivo. Ora la rotta va necessariamente cambiata, anche e soprattutto in segno di rispetto dei tifosi granata che ai loro impegni non sono venuti meno. Adesso è il pubblico salernitano ad attendere che la macchina organizzativa si rimetta in moto. E’ tempo di ripartire già con le prime scelte, ricordando che le strette di mano e gli accordi verbali non contano, come insegna sempre il recente passato. La firma dell’allenatore, chiunque sia, dovrebbe essere stavolta il primo passo per una programmazione che possa definirsi davvero tale.

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