Capaccio-Paestum: il Forum Universale delle Culture propone il Festival della Fiaba

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temple-of-cerere-athena_paestum_salernoVenerdì 23 e sabato 24 maggio a Capaccio-Paestum, nell’ambito della IV edizione del Forum Universale delle Culture, si svolge il Festival della Fiaba, a cura di Andrea Mazzucchi, un evento che vuole innanzitutto essere un omaggio a quel luogo privilegiato di incontri fra culture, storie, voci molteplici, che è stato e continua ad essere, nell’era delle grandi migrazioni internazionali, il Mediterraneo.

Ricchissimo il programma del Festival che, nelle sue varie articolazioni, prevede incontri, dibattiti, convegni, ma anche spettacoli, concerti e laboratori per bambini, per offrire momenti di sintesi e discussione tra i maggiori interpreti della tradizione fiabistica italiana e straniera e affrontare le principali questioni teoriche e storiche della fiaba, sia in ambito letterario che storico-artistico.

Il 23 e il 24 maggio, alle ore 10.30 presso il Museo Archeologico, si svolge il convegno Le fiabe hanno le gambe lunghe…, in cui si parlerà dei principali caratteri del genere fiabesco, delle sue costanti tematiche, del rapporto tra fiaba e mito classico, delle origini folkloriche delle fiabe e della loro trasmissione orale, di alcune tra le più significative rielaborazioni letterarie della tradizione fiabistica italiana e straniera (Basile, Calvino, Le mille e una notte). Si discuterà inoltre dei rapporti che in epoche diverse la fiaba ha intrattenuto con le arti maggiori (ad esempio, il filone del “meraviglioso” nell’arte medievale), della rappresentazione degli spazi e delle architetture nelle fiabe, della “traduzione” grafica che la fiaba ha conosciuto a partire dal XIX secolo con il genere dell’illustrazione. Numerosi gli interventi, sia di personalità nazionali che internazionali: Andrea Mazzucchi (Università degli Studi di Napoli Federico II), Enrico Malato (Università degli Studi di Napoli Federico II), Alberto Varvaro (Accademia dei Lincei), Tommaso Braccini (Università di Torino), Abdelfattah Kilito (Università di Rabat), Mario Lavagetto (Università di Bologna), Giorgia Grilli (Università di Bologna), Corrado Calenda (Università degli Studi di Napoli Federico II), Matteo Palumbo (Università di Napoli Federico II), Maria D’Agostino (Università di Napoli Suor Orsola Benincasa), Massimiliano Campi e Valeria Cuocolo (Università di Napoli Federico II), Francesca Pasut (Corpus of Florentine Painting).

Sempre al Museo Archeologico, il 23 maggio alle ore 16.00, è in programma C’era una volta… No ragazzi, avete sbagliato: c’è ancora!, sessione del festival in cui prenderanno la parola alcune delle figure più interessanti dell’attuale panorama letterario e artistico italiano, che direttamente o trasversalmente hanno tematizzato e utilizzato il repertorio fiabesco tradizionale nelle loro opere. Un incontro che mira a indagare l’intersezione tra i diversi generi artistici – poesia, romanzo, illustrazione, cinema, musica – e la fiaba, concepita come archetipo narrativo che da sempre ha fornito personaggi, temi, trame, strumenti, immagini e visioni ai più diversi campi artistici. Con il coordinamento di Bernardo De Luca dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, interverranno il poeta Tommaso Di Dio, il musicista Antonio Fresa, lo scrittore Michele Mari, l’illustratore Fabian Negrin, la psicologa Annalisa Solone, il regista cinematografico Alessandro Rak, il produttore cinematografico Luciano Stella.

Nella suggestiva cornice dell’Area Archeologica di Paestum il 23 maggio alle ore 18.30 il Teatro delle Albe –  compagnia teatrale tra le più interessanti esperienze contemporanee – presenta lo spettacolo teatrale Rumore di acque, ideato da Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, scritto e diretto da Marco Martinelli, con Alessandro Renda e le musiche dei fratelli Mancuso.

E anche la musica sarà protagonista del festival. Il 23 maggio, alle ore 21.30, sarà possibile assistere al concerto dell’Orchestra Multietnica Mediterranea, progetto che valorizza, attraverso l’espressione musicale, l’importanza dell’incontro tra culture diverse: musiche arabo-andaluse, klezmer, rebetiche, turche, balcaniche, gitane, africane si fondono con la tradizione popolare dell’Italia meridionale in un mix di dialetti e linguaggi musicali. Il 24 maggio alle ore 21.30, andrà in scena la celebre favola musicale Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev, capace di affascinare adulti e bambini, con le musiche dell’orchestra Discantus Ensemble diretta dal Maestro Luigi Grima e con la voce narrante di Renato Carpentieri.

Al Museo Archeologico in programma la mostra Orchinfabula, coordinata da Fabio Buonocore,  che vedrà esposte le opere inedite di venti giovani illustratori nazionali e internazionali legate al tema dell’orco nelle sue varie declinazioni.

Numerose anche le attività didattiche dedicate a Lo trattenemiento de’ peccerille: al Museo Archeologico il 24 maggio alle ore 15.30, si terrà il Laboratorio Fiabesco di illustrazione e teatro con i bambini delle scuole elementari, cura di Elis Wilk, illustratrice francese per la stampa internazionale e per l’infanzia, e Marie de la Guéronnière, regista teatrale francese. Durante la settimana che precede il Festival, le due curatrici lavoreranno con una classe di una scuola elementare di Paestum sui legami tra teatro e illustrazione nella rappresentazione di un racconto fantastico: i libri realizzati saranno esposti durante il festival e sarà anche messa in scena una performance teatrale, con protagonisti i bambini di Paestum.

E ancora il 24 maggio l’Area Archeologica sarà animata da due eventi.
Alle 17.30 è in programma A proposito di Giovan Battista Basile. Lo cunto de li cunti, overo lo trattenemiento de’ peccerille, a cura di Carolina Stromboli, dedicato allo straordinario gioiello narrativo di Giovan Battista Basile – pubblicato per la prima volta postumo nella prima metà del Seicento – e ripubblicato in una nuova edizione critica nel 2013 nella prestigiosa collana dei “Novellieri italiani” della Salerno Editrice di Roma. Sarà presentata questa nuova edizione commentata di Carolina Stromboli, a cui seguiranno alcuni brani letti da Renato Carpentieri.

Alle 19.00 invece Il circolo delle narrazioni: le fiabe raccontate dai migranti: con il coordinamento di Valerio Petrarca dell’Università di Napoli Federico II, tre narratori, di diversa provenienza e presenti sul territorio campano – Laurent Soulé dal Benin, Argentina Dragunovic dalla Macedonia e Dalal Suleiman dalla Palestina – racconteranno le proprie storie, che, in qualche modo, conservano tracce di antiche fiabe.

Ascoltare e raccontare storie è da sempre un evento cruciale, che si situa nel territorio dell’accoglienza e della cura. Le storie narrate lasciano inoltre, come la tradizione letteraria non solo occidentale ha esplicitamente tematizzato, segni che modificano radicalmente sia chi narra sia chi ascolta, rappresentando un efficace rimedio alla malinconia e contestualmente offrendo chiavi di decodifica dell’esistente e un terreno privilegiato per l’incontro e il confronto con il mondo degli altri.

Il programma in dettaglio e tutte le informazioni su www.forumdelleculture.it

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