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Morto Massimo Vignelli, disegnò il logo di Salerno, la ‘S’, che fece tanto discutere

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E’ morto a New York all’età di 83 anni Massimo Vignelli, uno dei più importanti designer italiani conosciuto in tutto il mondo. Nato a Milano nel 1931 aveva studiato architettura al Politecnico per poi trasferirsi negli Stati Uniti. Nel 1964 aveva fondato la Unimark international con Bob Noorda, James Fogelman, Wally Gutches e Larry Klein, lasciata poi nel 1971 per costituire, con la moglie Lella, la Vignelli associates, oggi Vignelli design con sede a New York. La sua produzione lo ha visto impegnato in progetti di graphic design, interior, disegno di prodotto, fino a spingersi nel design della moda e dei gioielli. Il motto di Vignelli era “design is one” con l’obiettivo di arrivare, nella scelta della tipografia e dei colori e nella composizione degli elementi grafici, a una messa in pagina priva di elementi superflui.

Tra i suoi lavori più importanti la realizzazione della segnaletica della Metropolitana di New York e nel 1988 l’immagine del Tg2 della Rai, trasformandolo nel primo telegiornale senza mezzi busti. Dopo aver ricevuto nel 2000 la laurea honoris causa dall’Art center college of design di Pasadena (California) e nel 2002 dal Rochester institute of technology di New York, aveva istituito il Vignelli center for design studies che, oltre a raccogliere l’archivio completo di più di cinquant’anni di carriera, è uno spazio dedicato alla didattica e all’organizzazione di workshop internazionali tenuti dallo stesso Vignelli.

Nel 2011, per volontà del sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, disegnò il tanto contestato logo dell’amministrazione di via Salerno. Un lavoro, il suo che suscitò molte discussioni in città. Sul logo di Salerno diceva: “La fama di Salerno a livello mondiale mi ha indotto a tentare un esperimento mai provato, che si è sviluppato attraverso la realizzazione di una nuova identità visiva: da una parte la comunicazione più strettamente istituzionale con un logo municipale riservato agli atti ed ai documenti di natura amministrativa; dall’altra un “brand” capace di fare riconoscere immediatamente Salerno in tutto il mondo.

Questo percorso è stato reso possibile grazie alla visione, al coraggio ed alla determinazione del sindaco Vincenzo De Luca, che è riuscito a rendere Salerno un caso esemplare nella dimensione mondiale. Ho, quindi, scelto di fare parte anch’io di una squadra di architetti che con il loro talento stanno trasformando Salerno. E sono lieto di avere dato il mio contributo al progetto di comunicazione che individua un nuovo linguaggio visivo per la città di Salerno proiettandola in maniera originale a livello internazionale”. Massimo Vignelli

QUANDO VIGNELLI RISPOSE TRAMITE SALERNONOTIZIE ALLE CRITICHE. LA LETTERA

“Non so chi abbia inventato la provocazione dei 200.000 euro, priva di alcun fondamento reale. Rimane il fatto che questa ignobile provocazione ha fatto giustamente presa sulla popolazione, rivelando ancora una volta lo squallore delle abitudini dei media nel diffondere notizie prima di verificarne la certezza. Verifica, che a New York dove abito, è normale prassi professionale. Sono chiaramente offeso da questa ingiusta accusa che danneggia l’integrità della nostra etica professionale, che ha una storia ben contraria a queste diffamazioni.
Quanto ad elementi identificativi della Città, mare, cielo, colori del gonfalone Comunale, non vedo quali altri si possano prestare. Non si tratta di comunicazione narrativa ma simbolica, quindi astratta. Non si tratta di fare un quadretto paesaggistico ne tantomeno un fumetto sulla Scuola Salernitana. Il simbolo è si generico, ma il contesto d’uso lo rende specifico. Il simbolo deve durare nel tempo ed è nel tempo che acquista il suo valore contestuale. Come ho spiegato durante la presentazione al Teatro Verdi, abbiamo disegnato due simboli : uno per l’uso Municipale, appropriato all’uso ufficiale della Città; l’altro disegnato per scopi promozionali, come icona a livello commerciale, facilmente memorizzabile.
Niente complicazioni. L’importante è che un simbolo si possa ricordare, se no non serve. Il Sindaco De Luca ha immediatamente percepito il valore ed il significato di questa impostazione. La forza di un simbolo non dipende da possibili significati allegorici o narrativi, ma dalla struttura grafica dei suoi elementi costitutivi, e la conseguente possibilità di ritenzione dell’immagine. Il simbolo promozionale per Salerno riflette questo approccio e ne siamo convinti. La scelta del carattere per la S non è casuale ed è stata determinata da precise considerazioni pertinenti alla destinazione d’uso. La scelta dei colori si rifà a quelli del Gonfalone della Città.
Quanto ai commenti di Toscani lasciano il tempo che trovano, dato che ama la provocazione per partito preso. Di lui rispetto solo la parte fotografica, che non è poco. Non mi sembra il caso di difendere la nostra integrità professionale, in quanto la nostra lunga vita professionale basta da sola a contraddire lo squallore dei media salernitani nei nostri confronti.
Una decisa smentita a queste diffamazioni mi sembrerebbe d’obbligo, se esiste ancora una parvenza di serietà giornalistica”.
Massimo Vignelli

DE LUCA RECENTEMENTE SPIEGO’ LA SCELTA DELLA ‘S’ DISEGNATA DA VIGNELLI

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