Come nel gioco del lotto, si attendono numeri ritardatari, i cosiddetti “colpi”. Sulla ruota di Salerno è venuto fuori, almeno per ora, solo il colpo dell’allenatore e che colpo. Per la prima volta da quando Lotito e Mezzaroma fanno calcio a Salerno sulla panchina siede un allenatore che può vantare un curriculum importante oltre ad un legame forte, fortissimo con la piazza di Salerno. Somma e Salerno legame indissolubile dai tempi della promozione in B della Salernitana targata Di Bartolomei. Un allenatore, Somma con la A maiuscola bravo nella gestione del gruppo e dei calciatori, attento e professionale ma anche di livello superiore rispetto ai suoi ultimi predecessori.
Per intenderci: il rapporto tra Somma e la proprietà è un rapporto quasi alla pari. Con tutto il rispetto Somma non è Perrone o Galderisi e neppure Sanderra o Gregucci. Somma è un allenatore che ha accettato Salerno a scatola chiusa perché è convinto di fare bene e di riportare in alto la squadra granata, la squadra per la quale lui e la sua famiglia hanno sempre fatto il tifo. Ecco perché Somma è la scelta giusta, la garanzia che la tifoseria granata ha nei confronti di una proprietà non sempre capace di recepire le legittime aspirazioni di una piazza che vive di pane e pallone sette giorni su sette. Un allenatore Somma capace di coagulare attorno al suo nome ed alla Salernitana vecchie e nuove passioni. Intanto, continua il valzer dei nomi – più o meno altisonanti – con relativi rumors interni su chi resta e chi meno. C’è chi non nasconde la gran voglia di giocare ancora a Salerno e chi si nasconde non sapendo quale sarà il suo destino. La speranza è che questi dubbi vengano risolti prima della partenza per il ritiro. Scelto l’allenatore adesso bisogna fare la squadra.
Ancora una volta la proprietà ha agito al meglio x la squadra e la città.
Lotito fa i fatti liraTve chiacchiere