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Fonderie Pisano e costituzione di parte civile nel processo, l’Assessore Calabrese precisa posizione del Comune

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“Da notizie apparse su alcuni organi di stampa, viene censurata la mancata costituzione di parte civile di questo Ente in relazione al procedimento penale n. 5449/2007 a carico di Pisano Luigi. E’ necessario precisare che il relativo decreto di citazione a giudizio non è stato mai notificato a questo Comune, ma esclusivamente alla Regione Campania -Assessorato all’Ambiente”. Lo scrive l’Assessore all’Ambiente del Comune di Salerno Gerardo Calabrese che aggiunge: “Da notizie ufficiali acquisite in data odierna presso la cancelleria del Giudice competente si è appreso che l’udienza è stata rinviata al 22/09/2014, senza pregiudizio alcuno per la costituzione di parte civile per il Comune. Per completezza di informazione si rappresenta che, laddove l’Amministrazione Comunale è stata individuata quale parte offesa dal P.M.: procedimenti penali n. 7997/2004, n. 8281/2006 e n. 2558/2010, sempre a carico di Pisano Luigi, ha compiutamente provveduto alla relativa costituzione di parte civile nei procedimenti penali ed all’inoltro delle costituzioni in mora per il risarcimento danni in sede civile.

Pertanto, le notizie apparse sui predetti organi di stampa, sono da considerarsi pretestuose e non veritiere, unicamente tese a mistificare la realtà mediante alterazione dei fatti e dei loro presupposti nel tentativo infruttuoso di strumentalizzare la vicenda. In merito, poi, alla presunta sottovalutazione da parte dell’Assessorato comunale all’Ambiente dei dati parziali trasmessi nei giorni scorsi dall’Arpac, si precisa che tali dati, seppur significativi, non sono sufficienti a giustificare l’emanazione un’ordinanza di chiusura dell’impianto, che difficilmente supererebbe il vaglio di legittimità amministrativa. L’Amministrazione Comunale, in ogni caso, resta in attesa di ulteriori dati analitici delle prove effettuate sui campioni di suolo prelevati nel piazzale delle Fonderie Pisano. Quanto, infine, all’ipotesi di delocalizzazione dell’impianto nel sito individuato per la realizzazione dell’inceneritore, tale ipotesi non è percorribile, in quanto l’area, oltre a non essere idonea, risulta indisponibile”.

Gerardo Calabrese – Assessore all’Ambiente Comune di Salerno

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