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Primarie centrodestra, firma anche la Carfagna / VIDEO

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Saranno primarie anche per scegliere i candidati del centrodestra? E’ troppo presto per dirlo, ma proprio nel centrodestra si stanno organizzando: ieri mattina a Montecitorio, in piazza, un piccolo gazebo presieduto tutta la mattinata dalla possente figura di Guido Crosetto e recante il logo di Fratelli d’Italia era a disposizione per raccogliere le firme su quattro distinte petizioni.

Il fine ultimo dichiarato è il seguente: presentarsi alle prossime elezioni con una candidatura forte scelta tramite un sistema di primarie di coalizione. Finalmente anche la destra italiana si apre a quella che la deputata di Forza Italia Laura Ravetto chiama (per qualcuno “si ostina a chiamare”) “selezioni popolari”.

Fatto sta che il primo a presentarsi al gazebo ed apporre la sua firma sulle petizioni è stato il sindaco di Verona, il leghista Flavio Tosi, considerato in Veneto una specie di Matteo Renzi leghista: dopo aver premuto per la rottamazione semi-integrale della vecchia guardia leghista Tosi ha solo preceduto la big-line del Carroccio, quel Matteo Salvini oggi a Roma (e firmatario).

L’appello, promosso da Ignazio La Russa, oltre agli altri esponenti di Fratelli D’Italia come Giorgia MeloniGuido Crosetto e Gianni Alemanno, ha visto la firma di numerosi “amici” del centrodestra, con i quali ultimamente ci si era un po’ persi di vista: c’erano insomma molti dei rappresentanti di tutta la vecchia coalizione del centrodestra.

Da Nunzia De Girolamo a Roberto Formigoni, da Gaetano Quagliariello a Fabrizio Cicchitto fino al ministro Maurizio Lupi; c’era persino “il direttorissimo” Augusto Minzolini; ma non hanno sorpreso tanto le presenze degli esponenti di Ncd, quanto più quelle dei berluscones  più convinti: ha firmato Renato Brunetta , Mariastella GelminiMara Carfagna, ha firmato il “nuovo delfino” Giovanni Toti ed il critico campione di preferenze Raffaele Fitto e anche il lupo solitario aretino, quel Maurizio Bianconi che non capisce più quale sia la direzione di Forza Italia, salvo continuare a camminare nel medesimo solco.

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