Ambiente, Fonderie Pisano: incontro alla sede dell’Asi

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Fonderie_Pisano_nuova_alto“Valutiamo positivamente l’incontro di questa mattina”. Così Anselmo Botte, della segreteria Cgil Salerno, commenta la riunione con l’Asi sulla delocalizzazione delle  Fonderie Pisano, richiesta da Cgil, Fiom-Cgil, Comitati, Azienda ed Rsu. “Abbiamo chiesto all’Asi – sottolinea Botte –  di individuare un’area in cui delocalizzare l’azienda. L’ubicazione attuale, infatti, è in contrasto sia con lo sviluppo della città che con quello delle Fonderie, visto che la dirigenza ha in programma di fare della fabbrica un vero e proprio polo meccanico che necessita, quindi, di spazi più ampi per espandersi. Attualmente – conclude Botte – sono 200 i lavoratori impiegati nelle Fonderie e il prodotto viene lavorato da 400 unità sparse in tutta Italia. Inutile dire che cercare di condensarle nell’area salernitana sarebbe per l’intera città motivo di vanto e fonte di sviluppo ed occupazione”.“Le fonderie Pisano sono una realtà storica del tessuto produttivo della nostra provincia – precisa Matteo Buonagiunto, segretario generale Fiom Cgil Salerno – e qualsiasi ipotesi di delocalizzazione non può prescindere da Salerno e da un raggio comunque vicino alla città”.

Ecco perché, nel corso dell’incontro, è stato proposto di delocalizzare all’interno dell’area industriale di Salerno, ipotizzando anche il suolo della ex Pennitalia. “Questo dovrebbe essere il normale iter per poter continuare a garantire l’occupazione sul territorio salernitano, con attenzione alla produzione di qualità ma, ovviamente,  anche nel rispetto e nella salvaguardia oltre che dell’occupazione, dell’ambiente – dice Maria Di Serio, segretaria generale Cgil Salerno – Una società moderna si muove su queste basi per garantire la salute dei cittadini ed il diritto al lavoro”.

Il prossimo 31 luglio è previsto un nuovo incontro. Per quella data l’Asi si è impegnata a fornire ipotesi di delocalizzazione.

4 Commenti

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  • Con chi ce l\\\’hai? Le fonderie sono uno scandalo oltre che assassini inquinanti. Quel cesso nero va abbattuto subito. Che dici?

  • Dico che le fonderie stavano lì prima delle case.
    Sono le case che si devono abbattere non le fabbriche.
    Avete fatto centomila rilievi e non c’è niente che altro serve?

  • Ricordo che la zona industriale di Fratte è stata dislocata appositamente perchè a ridosso delle abitazioni. Il fatto che le fonderie già erano presenti li non è una scusa valida per farle restare. Anche se quell’impianto restasse li da solo, nelle condizioni in cui lavora è comunque una fonte di inquinamento perpetuo per la nostra città.

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