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Albertini attacca Lotito: “Non mi piace la sua visione del calcio”

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Pochi giorni, prima che un paio di nubi scompaiano lasciando spazio al sereno. Almeno questo è ciò che si spera in vista del consiglio federale che dovebbe designare il nuovo capo della FIGC, il successore diAbete, dimessosi dopo il disastro azzurro ai Mondiali.

Come noto a concorrete ci sono il presidente della Serie D Carlo Tavecchio, nella bufera dopo gli Optì, le banane e via discorrendo, e Demetrio Albertini, negli ultimi anni una delel cariche più importanti della Federazione. La terza ipotesi vede Giovanni Malagò, attuale capo del CONI, come commissario.

Guerra in lungo e in largo, con Tavecchio favoritissimo qualche settimana fa ora decisamente meno sicuro dell’elezione. A margine della presentazione dei calendari di Serie B Albertini non le ha certo mandate a dire a proposito del suo avversario

Lotito ha reputato Albertini non adatto al ruolo di capo: “Se io non posso fare il presidente a me non piace la sua visione del calcio. Normale che ci sia un rapporto diretto essendo entrambi consiglieri federali. Un mio passo indietro? Visto che la Lega di A ha appoggiato Tavecchio e non il sottoscritto la domanda andrebbe fatta a Tavecchio…”.

Albertini se la ride a proposito del nominativo degli ultimi giorni: “Io candidato dei poteri forti? Forse è il contrario” le parole chiaramente riferite a Tavecchio.

In mattinata lo stesso Lotito aveva difeso per l’ennesima volta Tavecchio: “E’ l’uomo giusto? Non solo sono convinto che lo sia, lo abbiamo scelto sulla base di un programma condiviso da tutte le componenti. Crediamo che sia la persona giusta, perchè lo ha dimostrato con la politica del fare e non del parlare”.

Mentre la battaglia imperversa, i tifosi sperano semplicemente di rivedere il calcio italiano al top, sport e non circo.

Il sito web calciomercato.com scrive. I tifosi della Lazio, fino ad ora, sono stati di parola: in segno di protesta contro la gestione Lotito, avevano preannunciato di non voler acquistare l’abbonamento per la stagione 2014/15 e così hanno fatto. Tant’è che, si legge sul quotidiano La Repubblicasolo 4.224 su 23 mila abbonati dello scorso anno hanno utilizzato il diritto di prelazione (e di questi circa 1.400 sono i cosiddetti Cucciolone, ovvero bambini sotto i 14 anni). Peggio che mai in Curva Nord: un anno fa di questi tempi le tessere vendute erano state 5.400, oggi 285.

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