Ospedale Fucito S.Severino, Sindaco Romano: “Ospedale cresce con atto aziendale”

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Ospedale_Fucito_Mercato_San_Severino“Abbiamo difeso il nostro Ospedale, da soli, quando altri ne avevano decretato la chiusura. Ci siamo battuti, da soli, per farlo rientrare nell’Azienda Ospedaliera Universitaria e così’ lo abbiamo salvato. Figuriamoci se ora abbassiamo la guardia. Perseguiremo con convinzione l’intesa tra i Comuni dell’Alto Sarno e della Valle dell’Irno, ma nel rispetto di ruoli e funzioni, senza prestare il fianco a strumentalizzazioni politiche o partitiche finalizzate ad aprire in anticipo la campagna elettorale per le prossime regionali”.

Così il sindaco di Mercato S. Severino commenta le dichiarazioni di alcuni sindaci del comprensorio e le posizioni politiche del PD in ordine alla proposta di Atto Aziendale del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “S. Giovanni di Dio e Ruggì d’Aragona”, dottor Vincenzo Viggiani.

“bisogna essere onesti e non ingannare le persone parlando di “ospedale dimezzato – afferma Romano. I dati, al contrario, parlano chiaro. Secondo la proposta di Atto aziendale, il nostro Ospedale avrà 129 posti letto contro i 109 attivati oggi! L’Atto aziendale dimostra che il nostro Ospedale mantiene il Pronto Soccorso e tutti i reparti destinati a garantire la sicurezza e la salute dei nostri cittadini. L’Ospedale “Gaetano Fucito” e’ tra i pochi che cresce e si consolida sul territorio”.

“Proseguiremo a collaborare – continua il sindaco – con lealtà e responsabilità’ istituzionale con il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera, il dottor Vincenzo Viggiani, che ringraziamo per la dedizione e la professionalità con cui ha recepito nella proposta di Atto Aziendale le nostre richieste finalizzate a garantire la crescita dell’Ospedale e il suo sviluppo quale struttura sempre più collegata alla Facoltà di Medicina, anche per il futuro dei giovani che decideranno di impegnarsi lavorando nella sanità. Come tutte le proposte, l’Atto aziendale è migliorabile e su questo abbiamo già raccolto la disponibilità del Direttore Generale e del Capo Dipartimento Ferdinando Romano a verificare alcune proposte costruttive avanzate in questi giorni”.

Per Romano, il futuro dell’Ospedale e’ sempre più’ legato alla Facoltà’ di Medicina, alla ricerca, alla specializzazione clinica, all’eccellenza delle prestazioni mediche.

“Al Magnifico Rettore – prosegue Romano – chiederemo di aiutarci a sviluppare sempre maggiori sinergie con la Facoltà’ di Medicina attivando presso il nostro Ospedale le scuole di formazione per gli infermieri professionali e l’ostetricia. Stiamo già lavorando con le strutture accademiche per aver, già dal prossimo anno accademico, il corso di laurea in odontoiatria attivato a Curteri. Vogliamo che l’ospedale “Gaetano Fucito” accolga anche la sede amministrativa della Facolta’ di Medicina della Università’ degli Studi di Salerno, per realizzare una ulteriore ed importante integrazione considerato che il Presidio e’ strutturalmente l’ospedale dell’Universita’”.

“Sempre per chiarezza, va evidenziato che con la Casa del parto naturale e la Banca del latte materno (unica in Campania), a Mercato S. Severino si continuerà’ a nascere. Ma abbiamo già segnalato la strada da seguire per poter mantenere al “Gaetano Fucito” anche la ginecologia, facendo riferimento al Decreto del Presidente Caldoro quale Commissario per la Sanità n.49 del 2010. Abbiamo già avviato con il Capo Dipartimento ed il Direttore Generale un confronto in tal senso. Inoltre chiederemo di attivare il Centro di produzione di radio farmaci per l’oncologia. Siamo sicuri che, anche in questo caso, le nostre richieste costruttive saranno valutate e accolte”.

Questi i dati che confermano lo sviluppo dell’Ospedale.

Saranno implementati i livelli di assistenza medica dell’urgenza-emergenza Pronto Soccorso con 4 letti per l’osservazione breve intensiva – O.B.I.- sui quali potranno essere accolti almeno 10 pazienti al giorno. Si precisa che il Fucito resta l’unico Pronto Soccorso insieme a quello del Ruggi. La Medicina Generale manterrà l’Angiologia e sarà affiancata dalla Reumatologia e dalla Immuno-Allergologia, e dalle Malattie Rare. Queste nuove discipline saranno punto di attrattiva essendo malattie che attualmente non trovavano ristoro nella AOU.

Per quanto riguarda la Chirurgia, oltre alla Chirurgia Generale, la sede di Mercato S. Severino, introduce le attività di Chirurgia Bariatrica, disciplina ospedaliera destinata a fronteggiare il sempre crescente allarme dell’obesità in Regione Campania, dove sono scarsamente rappresentate strutture dedicate (più di quattro adulti su dieci, 42%, sono in eccesso ponderale. Si calcola la più alta prevalenza di sovrappeso e obesità infantile rispetto a tutte le altre regioni italiane e a gran parte dei Paesi europei – il 48,8 % dei bambini presenta un eccesso ponderale che comprende sia sovrappeso che obesità. In quest’ambito, la provincia di Salerno detiene la più alta percentuale di pazienti in sovrappeso (se si considera che la popolazione salernitana è il 19% di quella campana, si possono comprendere anche i valori assoluti). Sempre tra le branche chirurgiche, saranno collocate nella sede di Mercato S.Severino le funzioni specialistiche “Testa Collo”: la Chirurgia Massiccio-Facciale, l’Oculistica e l’Otorinolaringoiatria.

Ancora, il nuovo assetto aziendale punta non solo al mantenimento dell’Endoscopia Operativa, ma questa specialità, sarà potenziata sviluppando i servizi di: diagnostica e trattamenti di endoscopia chirurgica (operativi) delle patologie benigne, premaligne e maligne della via biliare e del pancreas, oltre che del tubo digerente; diagnostica di base delle malattie digestive del tratto superiore medio ed inferiore con endoscopia tradizionale e videocapsula di ultima generazione; diagnostica dei disturbi della motilità intestinale con studio ph-manometrico; nutrizione enterale artificiale con posizionamento e gestione di PEG e Jpeg; gestione, prevenzione e sorveglianza delle condizioni familiari e delle patologie preneoplastiche (poliposi familiare, malattie infiammatorie croniche intestinali ed esofago di Barrett); screening di primo e secondo livello del cancro del colon.

La struttura di terapie oncologiche affiancherà e potenzierà il già esistente servizio di Oncologia, sia per contribuire alla capillarizzazione dei servizi rivolti a una delle principali cause di ospedalizzazione della provincia (la chemioterapia) sia per intercettare le fughe oncologiche dei cittadini della provincia di Salerno verso altre regioni e altre province.

Ancora, l’Ospedale di Mercato S.Severino sarà sede dell’Osservatorio sulla nascita fisiologica e della Banca del latte materno. Tali iniziative hanno l’obiettivo di incentivare i parti naturali in una Regione, come la Campania, che fa registrare numeri altissimi (intorno all’80%), di ricorso al taglio cesareo, studiandone il fenomeno, comprendendone le dinamiche e frapponendo, a questa deriva, un’alternativa terapeutica valida e condivisa dalla donna. L’Osservatorio e la Banca costituiranno il momento nel quale, di concerto con l’ ASL Salerno, si potrà fornire pieno supporto informativo e formativo alle gestanti anche grazie all’offerta di corsi di preparazione al parto, fino a tendere alla costituzione di una Casa del Parto a gestione territoriale. L’Osservatorio garantirà, altresì, la graduale e responsabile integrazione delle attività del “percorso nascita” con la sede di Cava de’ Tirreni, secondo quanto indicato dall’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010, che ha fissato in almeno 1000 nascite/anno lo standard a cui tendere, grazie all’abbinamento “per pari complessità di attività delle U.U.O.O. ostetrico-ginecologiche con quelle neonatologiche/pediatriche …”., mentre verranno mantenuti i servizi di pediatria.

L’ospedale “Amico Gaetano Fucito” di Mercato S.Severino si prepara a diventare un centro d’offerta strategico nel campo dei disturbi ortopedici e osteo-muscolari, con particolare riguardo alla diagnosi e al trattamento acuto e postacuto delle patologie dell’atleta. La tradizionale vocazione della struttura all’ortopedia e alla medicina dello sport viene valorizzata grazie all’individuazione di unità di diagnosi e cura a forte connotazione specialistica. Da qui si pongono le precondizioni per lo sviluppo di un polo di attrazione provinciale ed extraprovinciale fondato sulla competenza e il know how professionale e promosso da un’organizzazione aziendale attenta al riconoscimento e al potenziamento delle eccellenze.

Si tratta di una articolazione organizzativa che consente un duplice livello di crescita ed autopromozione per il P.O.: una crescita orizzontale o estensiva, destinata ad accogliere tutti i casi ortopedici e osteo-muscolari contraddistinti da un analogo livello di intensità di cure. In tal senso, la casistica si allarga a ricomprendere condizioni clinicamente plurime ma accomunate dalla scelta dei setting specialistici più appropriati e delle modalità organizzative più evolute e congrue alla tipologia di bisogno, quali il Day Service, la Day Surgery e la Chirurgia Ambulatoriale, la riabilitazione specialistica.

Una crescita verticale o di profondità, che riguarda la dimensione tecnico-professionale dell’offerta e si riferisce alla medicina e chirurgia traumatica e post-traumatica dell’atleta. Grazie a tale dimensione, la vocazione della struttura può raffinarsi non già in una ricerca di una iper-specializzazione fine a se stessa, ma orientarsi al governo della domanda in riferimento ad una sfera di disturbi ortopedici, quali sono quelli legati allo sport e all’agonismo atletico, che sempre più sono oggetto dell’attenzione collettiva e di settore e per i quali la risonanza pubblica ha una forte responsabilità nell’indirizzare e polarizzare la domanda.

Il valore aggiunto di tale crescita sta non solo nell’esaudire il fabbisogno provinciale espresso per tale disciplina (per la sola categoria diagnostica “Malattie e disturbi apparato osteomuscolare e tessuto connettivo” sono più di 26.000 le ospedalizzazioni annue dei cittadini salernitani di cui circa 11.000 trattati presso i cinque ospedali dell’AOU) ma anche nell’intercettare la mobilità passiva per disturbi osteomuscolari (sono questi tra le principali cause di fuga per cittadini della Provincia di Salerno, con circa 3000 casi di ricovero fuori regione e quasi altrettanti fuori provincia!) e generare “attrazione” e, dunque, mobilità attiva grazie alla realizzazione e al rafforzamento di un flusso centripeto legato, in special modo, all’ortopedia e alla riqualificazione post-traumatica dello sportivo.

Tra i servizi, viene introdotta la Medicina Legale, che sarà anche fornita di sala settoria, struttura indispensabile per gli studenti di Medicina, e per riscontri autoptici richiesti dalla Procura Generale della Repubblica di Salerno e dagli uffici giudiziari territoriali ad essa afferenti. La medesima struttura sarà dotata anche di servizi di assistenza per violenze a donne e minori.

Infine, in virtù della vicinanza alla sede del campus di Fisciano, l’ospedale sarà la sede elettiva delle sperimentazioni nel campo dell’integrazione tra Assistenza, Didattica e Ricerca, per l’implementazione dei percorsi di laurea per le professioni sanitarie, oltre alla prevista istituzione del Corso di Laurea in Odontoiatria. Resteranno inoltre la Cardiologia-Utic, la radiologia, il laboratorio di analisi, la farmacia, l’urologia, la nefrologia, la rianimazione.

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