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Ferragosto razzista: cacciati da un camping di Anzio perchè non graditi casertani e napoletani

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Una storia triste anche nel giorno di ferragosto: una famiglia del casertano costretta ad abbandonare un camping sul litorale laziale perché i casertani non «erano graditi». E’ la storia che racconta il sito Noi Caserta.it. Un uomo L.B. di Marcianise  ha già dato mandato al suo avvocato di presentare la denuncia.

I fatti. Mercoledì sera, poco prima delle ore 22, L.B. insieme alla moglie, ai figli minorenni ed uno zio, arriva in un camping ad Anzio, sul litorale laziale. «Abbiamo chiesto uno spazio dove appoggiarci per trascorrere le vacanze e ci hanno dato una piazzola in una zona molto sporca nonostante, durante il tragitto, avevo notato la presenza di altre libere» racconta l’uomo. «Dopo aver chiesto al dipendente che ci stava accompagnando se era possibile avere una delle piazzole libere, decisi di desistere visto che l’uomo non rispondeva e continuava a cambiare discorso». Pochi minuti, però, ed accade qualcosa di grave. «Si avvicinano un paio di persone alla mia famiglia e ci dicono che dobbiamo lasciare il posto assegnatoci». Ne nasce una lite e qualche spintone: «Solo l’intervento di mia moglie mi ha fatto desistere dal continuare» aggiunge L.B.

«Qui non siete graditi». A quel punto interviene la direzione del camping che decide di far spostare la famiglia di Marcianise che viene piazzata su un ciglio del camping. Ma anche qui la situazione non migliora, visto che un ‘vicino’ pensa bene di distruggere l’attacco della corrente. A questo punto L.B. decide, alle 2 di notte del 14 agosto, insieme alla moglie ed ai figli di 3 e 12 anni di andare via. E proprio a quel punto arriva la scoperta: «Mi hanno detto alla reception che questo camping è prettamente per romani e casertani e napoletani non sono graditi. Una vera e forma di discriminazione razziale che non posso sopportare. Per questo presenterò denuncia».

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