Al Ravello Festival Alberto Pizzo e una inedita Boheme

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ravello_festivalIl Ravello Festival si accinge a vivere l’ultimo mese di programmazione regalando al suo pubblico ancora tanti appuntamenti che, in ossequio alla sua trasversalità, spaziano tra i generi musicali a 360 gradi. Giovedì (4 settembre ore 21.25) sul Belvedere di Villa Rufolo, protagoniste le sonorità mediterranee con il concerto di Alberto Pizzo in piano solo.

Il giovane e talentuoso artista napoletano presenterà al pubblico della “Città della Musica” l’album On the way, lavoro registrato dal vivo al Bunker Studio’s di Brooklyn che vanta importanti collaborazioni, tra cui quelle con Fabrizio Sotti, Mino Cinelu, Renzo Arbore, Toquinho e David Knopfler. Già caro all’attore Michael Douglas, che dopo averlo notato in un locale newyorkese lo ingaggia per diverse serate di gala, Alberto Pizzo ha duettato con Chick Corea nel corso di un recente concerto napoletano.

Venerdì (5 settembre ore 19.55) Riccardo Canessa, regista assai attivo in Italia e all’estero, propone al Ravello Festival il capolavoro di Puccini intitolandola La Bohéme in casa Niemeyer  e ispirandosi all’usanza in voga nei salotti borghesi, tra Otto e Novecento, per cui i grandi titoli d’opera venivano ripresi e arrangiati in chiave domestica, col risultato di dare vita, per conseguenza, persino a parodie spesso irrituali. Con il solo accompagnamento del pianoforte, il racconto gioca sugli spazi esclusivi ed eleganti dell’Auditorium Niemeyer, facendo leva anche sulle scene e le proiezioni di Alfredo Troisi e su costumi molto particolari, che calano i giovani protagonisti della storia in una dimensione moderna e costiera.

Sabato (6 settembre) Daniele Gatti, direttore italiano tra i più apprezzati a livello internazionale, torna sul palco del Belvedere di Villa Rufolo (ore 19.55) con la gloriosa Orchestre National De France che ha recentemente festeggiato i suoi primi ottanta anni di attività. Il programma scelto per Ravello concede spazio ad uno degli autori più amati dalla compagine, il Ravel onirico de “La Valse”, ma anche al vorticoso Stravinskij de “L’uccello di fuoco”, brano riservato a poche grandi orchestre. Si celebra il migliore sinfonismo classico, infine, con la “Pastorale” di Beethoven. Quest’ultima pagina beethoveniana sarà dedicata da Gatti e dalla ONF a Claudio Abbado.

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