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Salerno: la processione comincia con la protesta dei portatori nei confronti del Vescovo Moretti

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La processione che non ti aspetti. In barba alle

regole ed alla preannunciata sobrietà si consuma lo scontro più duro nel giorno della processione per San Matteo, Santo patrono di Salerno. Ad innescare la miccia tra i portatori delle statue e l’arcivescovo Moretti il posizionamento delle statue dei Santi poggiate all’esterno della cattedrale e non nel Duomo da dove è sempre partita la processione. Scatta la protesta. I portatori hanno un confronto durissimo con il Vescovo e le massime autorità religiose della chiesa salernitana. Volano parole grosse. Mons. Moretti abbandona la discussione e sembra voler sfilare in processione da solo con il “braccio di San Matteo”.

 


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I portatori dopo un breve conciliabolo si mettono in marcia con un quarto d’ora di ritardo rispetto al previsto. Qualcuno dice: “Non siamo contro il Vescovo ma non possiamo non tenere conto delle nostre tradizioni”. Altri portatori urlano “Viva Salerno, viva Salerno. La processione si fa come si è sempre fatta”. Sfilano le statue dei Santi per le strade ma le regole della processione, fissate in precedenza non vengono rispettate. Secondo quanto previsto dalle nuove norme le statue dei santi non si sarebbero dovute fermare né ”girare” lungo il percorso.


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I Santi sfilano davanti alla caserma della Finanza, non entrano dentro come accadeva in passato ma i portatori girano le statue raccogliendo applausi dalla gente. In piazza Portanova un altro momento di tensione. Mons Moretti non trova applausi e preghiere dei fedeli ma bordate di fischi. Poi tocca alle paranze con i giri verso i quattro angoli di piazza Portanova tra applausi e mugugni. Fischi anche in via dei Principati ed all’altezza delle Poste. Moretti va avanti tra le proteste. Gli applausi sono per i Santi ed i portatori. Altro momento di tensione dopo Palazzo Sant’Agostino: i portatori si fermano, chiedono di andare sul Lungomare, verso il mare come si è sempre fatto in passato. Un cambio di programma rispetto al protocollo attuale che obbliga la Digos ad intervenire ed a mediare. Monsignor Moretti si irrigidisce ed i portatori posano la statua di San Matteo a terra in segno di protesta. Dopo una decina di minuti il percorso riprende ed i portatori ottengono di poter raggiungere il lungomare con le statue dei Santi tra gli applausi della gente e le urla contro l’Arcivescovo. Lo strappo finale si consuma dinanzi al Comune di Salerno quando le statue entrano a Palazzo di Città contravvenendo alla disposizione dell’arcivecovo sommerso dai fischi dinanzi al Comune. Non mancano i fuochi pirotecnici, durati circa 5 minuti nei pressi della chiesa dell’Annunziata.

 

IL VIDEO DELLA CONTESTAZIONE A MONSIGNOR MORETTI (dalla protesta per le Statue verso il mare all’ingresso in Comune)

 

ALTRI VIDEO DELLA PROCESSIONE

 

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IL MOMENTO IN CUI I PORTATORI DI SAN MATTEO POGGIANO IL SANTO A TERRA

 

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LA DIRETTA DELLA PROCESSIONE

 


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