Site icon Salernonotizie.it

Foggia-Salernitana: quanti ricordi…

Stampa
Così diverse eppure così vicine: Salernitana e Foggia tornano ad incrociare le rispettive strade, dopo aver affrontato a lungo percorsi paralleli, ma a volte simili tra loro. La sfida allo Zaccheria rievoca inevitabilmente personaggi ed episodi ormai lontani nel tempo, che fanno parte della storia, ma che sono anche parte di quello che oggi rappresentano queste due società. Salernitana e Foggia hanno avuto una matrice comune, quel presidente a metà tra la Puglia e la Campania, Casillo, quell’allenatore che in rossonero ha sicuramente lasciato più il segno rispetto all’esperienza salernitana, Zeman, e quel tecnico che lo ha lasciato più a Salerno che non a Foggia, Delio Rossi, senza dimenticare quella lunga serie di giocatori che hanno vestito entrambe le casacche.

E poi, sullo sfondo, quella storia a tratti simile: dall’altare della serie A, alla polvere del campionato Dilettanti, e la successiva rinascita dalle sabbie mobili della D. E’ per questo e non solo che Foggia – Salernitana non è una partita come tutte le altre. Quella in Puglia è, però, anche una gara a rischio ed in questo senso domani il GOS deciderà se lasciare il semaforo verde ai tifosi granata o vietare la trasferta, o in alternativa limitarla ad un numero massimo di 100 unità. Questo perché nel passato di Salernitana e Foggia ci sono anche spiacevoli episodi legati ai precedenti verificatisi nei campionati di diversi anni fa: dal lancio di seggiolini, in campo dagli spalti dello Zaccheria nella gara del 95/96, poi sospesa, alla rissa in campo tra tesserati nel match dell’Arechi del 2006/07. Tutto questo però fa parte dell’archivio dei ricordi. La gara che si giocherà sabato alle 17, invece, rappresenta un nuovo tassello di un campionato che i tifosi granata sperano possa permettere di scrivere pagine nuove della storia della Salernitana.

Exit mobile version