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Pmi: Camere Commercio Matera, Ue ci premia,Italia ridimensiona

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“E’ un giorno di gioia che arriva dall’Unione Europea però in un momento in cui in Italia si va verso il ridimensionamento delle Camere di Commercio”. E’ con una punta di amarezza che Vito Signati, presidente del Cesp, azienda speciale della Camera di Commercio di Matera, accoglie a Napoli lo European Enterprise Promotion Award (Eepa) nella categoria “Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese”. “Il premio – spiega Signati – arriva dalla Commissione Europa, da un soggetto terzo che non giudica sulla base di elementi politici ma nel concreto. Mi auguro che questo possa essere oggetto di attenzione da parte di chi sta lavorando in un’altra direzione: rivisitare l’organizzazione delle Camera di Commercio può essere giusto ma attenzione a non eliminare un’istituzione che ha sempre lavorato a sostegno delle Pmi”.
Il progetto vincitore è Mirabilia, un’idea della Camera di Commercio di Matera che ha coinvolto in una rete le Camere di altre nove città (Udine, Padova, Vicenza, Genova, La Spezia, Perugia, Brindisi, Salerno, Messina): “Sono tutti siti Unesco – spiega Signati – messi in rete per proporre con un’offerta integrata ai tour operator internazionali di un’altra Italia, diversa dalle classiche Venezia, Roma e Firenze. Abbiamo messo insieme circa 150 operatori economici di questi dieci territori che propongono un nuovo tour, o pezzi di un nuovo tour. Ora con un bando affideremo la realizzazione di un progetto di vendita di questi pacchetti”. Secondo, tra centinaia di progetto presentati da tutta Europa, nella categoria “Sviluppo dell’ambiente imprenditoriale” si è classificato il progetto “Crescere e competere con il contratto di rete”, di Unioncamere Emilia Romagna. “Un riconoscimento importante – spiega Annamaria Nguien di Unioncamere Emilia – perché conferma la validità degli strumenti messi in campo dal sistema camerale a sostegno dell’imprenditorialità. Abbiamo applicato una best practice nel fare sistema tra imprenditori (oltre mille imprese sono state coinvolte nella formazione), istituzioni e università per promuovere i contratti di rete, entrati nella normativa italiana dal 2009. Tra i successi c’è anche il fatto che alla fine del percorso sono state sottoscritte dodici aggregazioni di rete che hanno potuto usufruire anche dei servizi di un temporary network manager”. (ANSA).
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