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Salerno: Progettare per tutti tre giorni a Palazzo di città oltre le barriere architettoniche

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Prenderà il via lunedì 13 ottobre alle 14,30 nel Salone dei Marmi di Palazzo di Città, la tre giorni sul tema “Progettare per tutti”, organizzata dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della provincia di Salerno. “Architettura per tutti vuol dire città capaci di accogliere anche quanti hanno mobilità ridotta garantendo l’accessibilità agli edifici pubblici, ai mezzi di trasporto, ai servizi per la ristorazione, all’utilizzo della viabilità pedonale”. Con questa considerazione il presidente Maria Gabriella Alfano vuole accendere un potente riflettore sulla fondamentale questione dell’accessibilità delle opere da progettare, affinché esse siano veramente a misura di tutti.

“Si tratta di andare oltre il dovuto rispetto delle norme di legge – sostiene il Presidente Alfano – per instillare nei progettisti, interpreti delle esigenze della collettività, la cultura di un’accessibilità a luoghi ed edifici possibile per tutti. Che deve diventare una regola comportamentale comune ad ogni ambito delle attività umane. Credo che il grado di civiltà di una città si misuri anche da questo. Una nuova e sensibilità che in primo luogo comprenda i problemi dei non udenti, dei non vedenti, di coloro che hanno mobilità ridotta, oggi spesso costretti ad un innaturale e intollerabile isolamento”.

Da lunedì 13 a mercoledì 15 ottobre, nel Salone dei Marmi del Palazzo di Città di Salerno, architetti, ingegneri, esponenti del mondo delle imprese si confronteranno dunque su un tema centrale per l’attività di progettazione. Si comincia lunedì 13 alle 14.30 con i saluti del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, del presidente dell’Ordine Maria Gabriella Alfano e dell’architetto Consigliere dell’Ordine e responsabile dell’Ufficio E.B.A. del Comune di Salerno Rosalba Fatigati,

Il programma. Lunedì 13, dopo i saluti di De Luca, Alfano e Fatigati, la relazione dell’ingegnere Arenghi sul tema “Progettare l’accessibilità: questioni culturali, normative e tecniche”. Subito dopo, interverrà l’architetto Andrea Pane, professore aggregato di Teorie e storia del restauro presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli Federico II, che parlerà di “Conservazione e accessibilità: dalle Linee Guida del MiBACT al progetto Pompei Accessibile”. Seguirà il dibattito. Martedì 14, sempre dalle 14.30 alle 19.30, si alterneranno l’architetto Lucia Baracco, presidente dell’associazione Lettura Agevolata onlus (“Barriere percettive e progettazione inclusiva”) e l’architetto Consuelo Agnesi, consulente per l’accessibilità-membro CERPA Italia Onlus, Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità, (“Ascoltare con gli occhi: come progettare per le persone con disabilità uditiva.

L’ambiente multisensoriale come strumento per garantire la sicurezza”). L’ultimo giorno, invece, previste le relazioni dell’ingegnere Mario Cuoco, direttore tecnico della Paravia Elevators’ Service s.r.l . (“Il superamento delle barriere architettoniche ed il trasporto verticale”), e dell’ingegnere Maddalena Lisanti D.V.D. del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Matera (“Emergenza e disabilità”).

“L’accessibilità –sostiene l’ingegnere Alberto Arenghi dell’Università di Brescia, tra i relatori della prima giornata di lavori – è da considerarsi un processo piuttosto che un prodotto e dunque come tale è caratterizzato da una notevole dinamicità sia nella sua concezione, che nella sua attuazione. Oggi i riferimenti culturali che meglio orientano il progettista nel concepire oggetti, edifici e città accessibili sono lo Universal Design e l’ICF (International Classification of Functioning). Tali riferimenti suggeriscono un approccio progettuale di carattere esigenziale e prestazionale attraverso il quale il progettista è chiamato a riappropriarsi dei ‘propri strumenti operativi’ e quindi interpretare ed applicare la normativa di settore non già come una noiosa e burocratica appendice del progetto, ma piuttosto come uno strumento che permetta l’utilizzo di quanto progettato al maggior numero di utenti possibili”.

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