Salerno capoluogo riciclone con il 65 per cento, i dati di Legambiente

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Report_Legambiente_spaigge_3_bandieraSassano, comune salernitano di oltre 5mila abitanti, con il 93 % di raccolta differenziata e 92,07 indice IPAC, il “Comune Riciclone Campano” 2014. Al posto d’onore Casal Velino con il 85% di raccolta differenziata e 89,36 di indice IPAC, medaglia di bronzo per il comune salernitano Roccadaspide con il 94 % RD e 88,20 di indice IPAC.

È stata presentata la X edizione del Premio Comuni Ricicloni Campania 2014 di Legambiente il riconoscimento ai Comuni per la migliore qualità di raccolta differenziata. Sono definiti comuni ricicloni 2014 tutte quelle amministrazioni che hanno raggiunto la percentuale del 65% (come richiesto dalla normativa vigente), mentre per stabilire la classifica generale e la premiazione dei comuni è stato definito un metodo di valutazione, che tiene conto della percentuale di raccolta differenziata raggiunta dai comuni nel 2013 e della valutazione delle buone pratiche adottate dagli stessi. Dalla somma dei due indicatori è fatto derivare l’indice IPAC (Indice di prestazione ambientale del comune) che stabilisce la graduatoria finale. In Campania sono 143 i comuni che hanno raggiunto la percentuale del 65% come previsto dalla legge (lo scorso anno erano 83). Comuni che diventano ben 230 (oltre il 65% del totale) se consideriamo la quota del 55% di raccolta differenziata un risultato che dimostra che esiste una Campania Riciclona, radicata, che si consolida in quantità e qualità..

Per quanto riguarda la classifica dei Capoluoghi di Provincia la maglia rosa spetta a Salerno con 65% di raccolta differenziata, seguita da Benevento con il 64 %. Solo queste due città hanno fornito i dati mentre per gli altri tre capoluoghi di provincia si è fatto ricorso , solo per completezza delle informazioni, ai dati del sito ORR. Avellino comunque si piazza terza con il 55 %, segue Caserta con 45 % chiude Napoli con il 21 %.

La Campania Riciclona – dichiarano Michele Buonomo e Antonio Gallozzi, rispettivamentepresidente e direttore di Legambiente Campania – traccia la via maestra per la corretta gestione dei rifiuti nella nostra regione. La nostra regione è giunta a percentuali superiori alla media nazionale grazie all’impegno di tantissime amministrazioni e davanti a questo risultato appare incomprensibile ed illogico l’accanimento delle Istituzioni nel voler realizzare ulteriore impiantistica per l’incenerimento e di contro rilevare un celato disimpegno nella realizzazione della utile e necessaria impiantistica della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata, unica strada per risolvere i problemi e bloccare l’incombente procedura di infrazione comunitaria. In questo scenario- concludono Buonomo e Gallozzi– vogliamo evidenziare ancora una volta il lavoro svolto da una ampia e crescente schiera di amministrazioni locali, che dimostrano, nonostante le condizioni avverse, che la corretta gestione dei rifiuti in Campania non è una chimera”

Nel decennale di Comuni Ricicloni Campania – commenta Stefano Ciafani, vicepresidente nazionale Legambiente – questi risultati dimostrano che insistere sulla strada della raccolta differenziata e del suo riciclaggio, stimolando e supportando le amministrazioni locali e sensibilizzando i cittadini, è stata una scelta vincente. Esiste un Campania Riciclona, radicata, che si consolida in quantità e qualità, e che ha ormai superato regioni come la Toscana considerate una volta virtuose ma ormai ferme da tempo. Non sono eccezioni, non sono amministrazioni eroiche. Sono ormai l’ordinarietà di questa regione, e la dimostrazione concreta che se si lavora con continuità, condivisione e corresponsabilità i risultati arrivano, nonostante l’inadeguatezza impiantistica. I prossimi, importanti, obiettivi sono la realizzazione degli impianti per l’organico differenziato e la prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti, entrambi complessi ed affascinanti, come tutte le sfide che abbiamo accettato in questi anni”.

Tutti i Premi dei Comuni Ricicloni

Nella categoria comuni sotto i 1.000 abitanti, vince Pertosa (Sa) con 84% di RD e 81,79 indice IPAC seguita da Rutino(Sa) con 91% e 81,72 IPAC e Petina (Sa) con 93% e 86,66 IPAC

Vince Montesarchio con 78% di RD e 80,58 IPAC nella categoria dei comuni tra i 10mila ed i 20mila abitanti,segue Bellizzi(Sa) con 72% di RD e 80,25 di indice IPAC, terzo Monte di Procida ( Na) con 82 % e 78,21% indice IPAC.

Un premio anche per quei comuni tra i 20mila ed i 50mila abitanti con leader Bacoli (Na) con 82% di RD e 74,16 di IPAC, seconda Vico Equense(NA) con il 66 % di RD e 73,49 IPAC, terza si classifica Nola (Na) con 57% di RD e 69,75 di IPAC.

Altro premio per i comuni tra i 50mila e 100mila abitanti con Acerra (Na) leader con 69 % di RD e 78,08 indice IPAC, segue Battipaglia (Sa) con 70 % di RD e 77,23 di indice IPAC e terza Cava dei Tirreni (Sa) con il 68 %.di RD e indice IPAC 59,50.

Comuni Ricicloni, come tradizione, assegna anche alcuni riconoscimenti speciali a comuni che si distinguono per la qualità di uno specifico servizio di raccolta e smaltimento, così come si riserva di dare menzioni particolari a realtà che si stanno muovendo con successo, magari in un contesto territoriale difficile. Premio speciale per migliore raccolta carta e cartone di Comiecoper il comune di Acerra(Na). Miglior raccolta imballaggi in plastica di Corepla per il comune di Bacoli (Na); per miglior raccolta imballaggi in alluminio del Cial per Marzano di Nola (Av) per imballaggi in vetro di Coreve per Pozzuoli (Na).

2 Commenti

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  • Parliamo di rifiuti casalinghi non di quelli industriali

    65% è differenziato bene.

    35% così dlstribuito:
    10% nei contenitori per i piccoli rifuti stradali
    10% nelle piazzole e svincoli autostradali
    10% nelle montagne e nei valloni
    05% nei fiumi e nel mare (lì è meglio che nessuno vada a vedere)

    Lega ambiente & C. con relativo accompagnamento di popolo pseudoambientalista farebbe bene ad occuparsi di questo 35% e non di classifiche e politiche ostative.

  • Ci facesse sapere invece quando inizierà la bonifica dei territori avvelenati dalla Camorra che fanno della Campania una delle regioni più inquinati del mondo! e che ci rende uno dei territori dove i tumori sono le patologie più diffuse a livello nazionale ed europeo.

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