Due giovani chef salernitani fra i finalisti del Premio Birra Moretti Grand Cru

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chefCarmine Di Domenico, sous-chef del ristorante Casa del Nonno 13 diMercato San Severino (località S. Eustachio) in provincia di Salerno eGiovanni Sorrentino Chef del Vinile Salerno sono tra i 10 giovani finalisti selezionati (tra 188 partecipanti) per accedere alla prova conclusiva della quarta edizione del Premio Birra Moretti Grand Cru, il concorso nazionale che, promosso da Birra Moretti in partnership con Identità Golose, invita i talenti under 35 della cucina italiana a creare ricette utilizzando la birra sia come ingrediente sia in abbinamento ai piatti. L’appuntamento per la finale è fissato per il prossimo 17 novembre, a Milano, presso gli spazi di Eataly Smeraldo, uno dei punti di riferimento assoluto per l’eccellenza gastronomica italiana.

Carmine Di Domenico nasce a Cava de Tirreni (SA) nel 1988. Diplomatosi prima come chef presso l’istituto I.P.S.A.R. Casanova di Angri e poco dopo come operatore dei servizi di ristorazione presso l’istituto statale I.P.S.S.A.R. di Nocera Inferiore, comincia il suo percorso professionale. Debutta come aiuto cuoco all’interno di alcuni ristoranti della sua terra per poi diventare capopartita per gli antipasti e i secondi all’interno della catena alberghiera Berti Hotels. Dopo una breve parentesi in Trentino, dove trova impiego in un Hotel come capopartita per gli antipasti, Carmine vola negli Stati Uniti per occuparsi di catering per il gruppo Natuzzi. Quindi il ritorno nella sua Salerno. Oggi è il sous-chef di Raffaele Vitale presso il ristorante Casa del Nonno 13 di Mercato San Severino.

Campano di Sant’Antonio Abate, piccolo centro a pochi passi da Pompei e dalla penisola sorrentina, 32 anni, Giovanni Sorrentino è Chef del Vinile a Salerno. Appassionato fin da giovanissimo dell’arte culinaria, inizia a frequentare le cucine dei ristoranti nel 1994, molto prima del diploma conseguito presso l’Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione di Vico Equense nel 2001. Numerose le sue esperienze in Italia e all’estero. Fra le più significative per la sua carriera, quelle presso l’Andana di Alain Ducasse, presso la Torre del Saraceno di Gennaro Esposito e presso il Grand Hotel Angiolieri con Michele Deleo. Altrettanto importante è la recente esperienza lavorativa allo Chalet d’Adrien nella Svizzera Francese con Mirto Marchesi.

Comincia il countdown: i finalisti infatti hanno ora meno di 30 giorni di tempo per perfezionare la preparazione dei loro piatti. L’appuntamento è fissato per il prossimo 17 novembre quando una giuria d’eccezione di 19 stelle Michelin giudicherà i 10 giovani finalisti per decretarne il vincitore. Emblematica la location della finale: sarà per la prima volta a Milano negli spazi di Eataly Smeraldo, uno dei punti di riferimento assoluto per l’eccellenza gastronomica italiana.

 

I 10 talenti in finale. 

Chi sono, dunque, questi astri nascenti della cucina? Da dove arrivano? E in quale ristorante lavorano? Ben due di loro sono di Salerno e uno della vicina Napoli. Veneto e Lombardia si confermano terre di grande tradizione gastronomica e mandano in finale 4 giovani talenti culinari  (nello specifico da Padova, Vicenza, Como, Sondrio). Gli altri finalisti giungono da Novara, da Roma e da Siena. Quote rosa? Sì, per la prima volta nel storia del Premio, c’è una donna nel ristretto gruppo dei finalisti. Eccoli, allora, i magnifici 10 dell’edizione 2014 del Premio Birra Moretti Grand Cru che è ormai considerato una delle principali piattaforme di scouting dedicata ai giovani talenti culinari del nostro Paese.

FEDERICA ANDRISANI – ex Sous-chef ristorante El Coq (Marano Vicentino – VI)

NICHOLAS BONATI – Sous-chef ristorante Il Giardinetto (Pettenasco – NO)

DAVIDE CARANCHINI – Chef ristorante Acquadolce  (Carate Urio – CO)

STEFANO CIPOLLINI – Sous-chef ristorante La Montecchia (Selvazzano Dentro – PD)

MAURIZIO DE RIGGI –Chef ristorante Markus (San Paolo Bel Sito – NA)

DAVIDE DEL DUCA – Chef ristorante Osteria Fernanda (Roma)

CARMINE DI DOMENICO – Sous-chef ristorante Casa del Nonno 13 (Mercato S. Severino – S. Eustachio – SA)

DANIELE PENNATI – Chef ristorante Hotel Roseg (Chiesa Valmalenco – SO)

GIOVANNI SORRENTINO – Chef ristorante Vinile (Salerno)

ALBERTO SPARACINO – Chef ristorante Il Colombaio  (Casole d’Elsa – SI)

 

È spettato nei giorni scorsi a una giuria tecnica (composta da Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose, Viviana Varese, chef del Ristorante Alice presso Eataly Milano, e Chiara Giovoni, sommelier AIS) il compito di individuarli, fra i 50 che a luglio avevano superato la prima selezione.

Step by step: le tappe eliminatorie – Lanciato nel maggio scorso, il concorso prevedeva due fasi preliminari per accedere alla finale. La prima prova chiamava ai fornelli i concorrenti chiedendo loro di inviare alla Segreteria del Premio, la ricetta e la foto di un piatto salato creato ad hoc. Un unico duplice vincolo: quello di utilizzare, come ingrediente e in abbinamento, una delle birre della gamma Birra Moretti (Birra Moretti, Birra Moretti Zero, Birra Moretti La Rossa, Birra Moretti Doppio Malto, Birra Moretti Baffo d’Oro, Birra Moretti Grand Cru, e la nuova Birra Moretti Radler) e una o due delle spezie/erbe aromatiche previste dal regolamento. In 188 (oltre il 20% in più rispetto all’edizione 2013) hanno accettato la sfida. Di questi, a luglio, solo 50 hanno passato il turno e a essi è stato quindi chiesto di cimentarsi con la prova del dolce. Le regole non cambiavano: birra e spezie/erbe aromatiche dovevano caratterizzare il piatto proposto. E i 50, infine, sono ora rimasti in 10.

Una Giuria ‘super stellata’ – Sono 19 le stelle Michelin collezionate dai 9 grandi Chef e i 2 Sommelier chiamati quest’anno a valutare la prova finale. Oltre al Presidente Claudio Sadler, del ristorante Sadler di Milano, fanno parte della Giuria: Andrea Berton, chef del Ristorante Berton di Milano, Cristina Bowerman, chef del Ristorante Glass Hostaria di Roma, Antonino Cannavacciuolo, chef del Ristorante Villa Crespi di Orta San Giulio (NO), Moreno Cedroni, chef del ristorante Madonnina del Pescatore di Senigallia (AN), Carlo Cracco, chef del Ristorante Cracco di Milano, Alessandro Negrini chef del Ristorante Il Luogo di Aimo e Nadia di Milano, Davide Oldani, chef del Ristorante D’O di Cornaredo (MI), Giuseppe Palmieri, maître e sommelier dell’Osteria Francescana di Modena, Marco Reitano, sommelier de La Pergola del Rome Cavalieri di Roma, Viviana Varese, chef del Ristorante Alice presso Eataly Milano. A essi si aggiungono Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose – The International Chef Congress e Alfredo Pratolongo, Direttore Comunicazione e Affari Istituzionali di HEINEKEN Italia, per un totale di 13 giurati.

La valorizzazione dell’arte culinaria passerà anche da Expo Milano 2015 – Birra Moretti è Official Beer Partner di Expo Milano 2015. La sua presenza all’Esposizione Universale sarà all’insegna della promozione dell’arte culinaria italiana, e di conseguenza anche dei giovani talenti della cucina, coerentemente con il percorso di valorizzazione della cultura della birra di cui è pioniera e promotrice nel nostro Paese.

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