E’ stata arrestata in Germania Elena Bot, la rumena che aiutò a fuggire il connazionale autore dell’aggressione mortale nei confronti di Sergio Rossi ex esponente del Movimento Sociale ucciso in pieno centro a Salerno.
La donna è stata catturata nei giorni scorsi al termine di una brillante operazione di polizia dopo che i giudici del Riesame di Salerno avevano accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere.
La donna aveva tentato di nascondersi da conoscenti in Germania ma la sua fuga si è interrotta grazie al pronto intervento delle locale polizia. In tempi rapidi è stata disposta l’estradizione della donna in Italia. Elena Bot è ora detenuta al carcere di Rebibbia e nelle prossime ore potrebbe essere ascoltato dal pubblico ministero Roberto Penna.
La donna, dopo l’aggressione all’ex esponente del Movimento Sociale, si era impossessato del telefono cellulare della vittima per poi rivenderlo. Sergio Rossi fu colpito alle spalle da Gurlea con un “mezzo contundente solido e smusso nella regione parietooceipitale destra con conseguente ferita lacero contusa, frattura cranica ed emorragie plurime che determinarono poi il decesso (edema cerebrale). Lo stesso Gurlea si impossessava poi del telefono cellulare Nokia di Rossi.
L’altra imputata aiutava Gurlea, detto Fanic, ad eludere gli investigatori e comunque si attivava per consentiva l’allontanarsi di quest’ultimo dal territorio nazionale procurando a Gurlea 150 euro, con l’aiuto della sorella Maria Bot, che ne curava l’invio tramite Western Union, utili a pagare i biglietti per il viaggio in Romania. I termini di prescrizione sono sospesi. Ora gli inquirenti stringono il cerchio per acciuffare anche l’autore materiale che causò la morte di Sergio Rossi dopo giorni di agonia.
PENA CAPITALE SIAMO STUFI DI GENTE SIMILE AVETE ROTTO E L’ITALIA DEI DEI FURBI CHE PIANO PIANO CI STANNO PORTANDO ALLA ROVINA
un telefono cellulare da due soldi…..la ***a e il suo amichetto **** la devono pagare molto salata come la devono pagare cara chi con infamia e senza onore, colpendo alle spalle, rovina la vita al prossimo.
Italia, terra di scorrerie barbariche! Pareva che si dovesse andare sui libri di storia per venirne a conoscenza. Invece con questa giustizia all’acqua di rose ed una classe dirigente INESISTENTE, il nostro paese è ancora oggi terra di scorrerie barbariche ed il nostro un popolo indifeso preda dei barbari di oggi provenienti, perchè certi dell’impunità, da ogni angolo del globo!
Nella zona dove è successo il fatto,dopo le nove di sera non è raccomandabile passarci. Vagabondi di ogni specie bivaccano tranquillamente ed io quello che noto che è scarsa la presenza delle forze dell’ordine,nonostante in Italia ci siano diversi corpi di polizia,che non sto quì ad elencare.