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E’ il collettivo l’arma vincente della Salernitana

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Due obiettivi per la Salernitana in viaggio a Barletta: tenere a distanza di sicurezza le inseguitrici, magari allungando il passo su tutte, se possibile ed alimentare il crescente entusiasmo che si registra in città ed in provincia attorno alla squadra granata. Erano anni che sotto l’albero non c’era questa euforia. Merito dei risultati, dello staff dirigenziale e tecnico merito anche della squadra che con delle straordinarie rimonte ha iniettato nella tifoseria granata robuse dosi di entusiasmo. La Salernitana di Calil e compagni ricorda, in questo girone d’andata quella allenata da Agostinelli nella stagione 2007-2008. Anche quella Salernitana aveva un buon margine di vantaggio dalle inseguitrici ma quella squadra era soprattutto Arturo Di Napoli e pur vincendo non convinceva del tutto tanto che Agostinelli, dopo il giro di boa venne esonerato per ingaggiare Brini.

Questa Salernitana oltre ad avere Calil che segna con una incredibile continuità è una squadra forte in ogni reparto. In questa Salernitana non c’è un solo leader, sono tutti protagonisti e tutti stanno risultando decisivi per vincere il campionato. In difesa Gori, Lanzaro, Trevisan rappresentano più di una garanzia senza dimenticare l’otttimo contributo di Bianchi e Tuia. In mezzo al campo non si può fare a meno di Pestrin che con Favasuli ha trovato una seconda giovinezza. Di Calil abbiamo detto così come abbiamo detto tanto di Nalini, Mendicino e Negro. Questa squadra è forte anche e soprattutto per gli esterni. Colombo e Franco ma anche Pezzella si stanno rivelando preziosissimi nell’ecomia del gioco della Salernitana. E’ tutta la squadra ad essere forte e non un singolo come accaduto per il passato. E’ proprio qui la differenza tra questa e quella Salernitana. In queste ore si guarda con grande attenzione al mercato. Bisognerà agire, se si farà qualcosa con precisione chirurgica per non intaccare i delicati equilibri e l’affiatamento di un gruppo che in 16 partite ha superato, in modo brillante, non pochi ostacoli. A volte il pizzico di sale può rovinare la minestra

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