Site icon Salernonotizie.it

Occupazione delle province il 19 dicembre: “No agli esuberi di circa 20.000 dipendenti”

Stampa
La occupazione delle province ed il presidio presso le sedi delle Regioni previste per il giorno 19 dicembre 2014 sono state decise a fronte della totale chiusura del Governo di discutere sui provvedimenti in corso di approvazione in merito al destino delle funzioni in capo alle  Province e dei lavoratori che a fronte dei tagli previsti risulterebbero in esubero e senza la copertura degli oneri stipendiali .

L’ insopportabile atteggiamento indisponente del Governo sulle mancate risposte sul caos generato da scelte inconcludenti, la negazione dei  tagli lineari praticati, la perdita di  preziose professionalità delle province e quindi occupazione, il salato prezzo che  i cittadini pagheranno con lo smantellamento dei servizi, li reputiamo motivazioni sufficienti per dare inizio ad una lunga stagione di protesta atteso che sulle proposte ci è stato negato alcun confronto .

L’ atteggiamento irresponsabile assunto il giorno 16 dai  Sottosegretari Claudio Bressa e Angelo Rughetti e dal  relatore della Legge di Stabilità, Senatore Giorgio Santini, a margine del sit-in dei lavoratori delle Province contro l’emendamento del Governo ci impone di chiedere il più ampio coinvolgimento ed impegno delle forze politiche e delle istituzioni locali e regionali nonché nazionali. Le scelte scellerate del governo oltre a causare 20mila esuberi non affronta il nodo del riordino istituzionale, colpevolmente lasciato al suo destino. La provincia salernitana rischia esuberi per la metà del personale in servizio.

Non ci rassegniamo all’idea che abbia vinto il populismo e che i servizi di area vasta ai cittadini e lavoratori che li offrono e poi le province vengano sacrificati sull’altare di un’austerità inutile perché riduce la spesa pubblica. Dovevano eliminare le Province, poi ridimensionarle  e riordinare gli enti. Alla fine le hanno spolpate , impoverite, senza trovare soluzioni alternative. Un disastro causato dalla sordità di chi ha passato gli ultimi anni a cercare nemici pubblici usa e getta invece di combattere quelli veri: la corruzione, le sacche di privilegio, gli sprechi macroscopici, l’intreccio di affari e politica che stanno strozzando il Paese e la pubblica amministrazione.

Il Parlamento dimostri di avere un ruolo, di poter correggere le storture di una non riforma che rischia di eliminare servizi, di produrre ulteriore disoccupazione. Non è possibile che al netto delle banali osservazioni sulle province inutili nessuno si domandi che fine faranno i servizi come la sicurezza nelle 5100 scuole superiori, la tutela ambientale e del territorio, gli uffici provinciali del lavoro, la manutenzione della rete stradale provinciale.

CGIL CISL e UIL hanno chiesto incontri con tutti i parlamentari, con il Presidente Caldoro, con il Presidente del Consiglio Foglia, con i Capo gruppo consiliari regionali, con il Prefetto di Napoli ad un tavolo ove presenti i Presidenti delle province si possa con una azione sinergica e immediata intervenire sulle decisioni del Governo affinchè la discussione trovi spazio in luoghi preposti a tutela dei lavoratori e dei cittadini.

CGIL DE ANGELIS CISL FP ANTONACCHIO UIL FPL RUSSO

Exit mobile version