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Slittano Primarie Pd in Campania. Segretario regionale: “A febbrario con regole certe”

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Slittano le primarie del Pd in Campania dall’11 gennaio al primo febbraio. Primarie che slittino ma per l’11 gennaio è previsto un Open Day dei circoli  in cui si terrà anche un’assemblea dei segretari dei circoli campani con la partecipazione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio e del ministro per gli affari regionali Maria Carmela Lanzetta. Questa la proposta avanzata dal segretario regionale del Pd Assunta Tartaglione alla direzione regionale del partito in corso a Napoli.

Nella proposta della segretaria c’è dunque lo slittamento, insieme a una spinta ai circoli per organizzare al meglio la consultazione interna, usando la data che era stata precedentemente stabilita, quella dell’11 gennaio, appunto, anche dopo una “riflessione sulla bassa affluenza alle urne delle elezioni regionali recenti”, ha detto riferendosi al dato dei votanti in Emilia e Calabria.

“Vogliamo che le primarie si svolgano nella più ampia trasparenza possibile e quindi l’obiettivo principale del rinvio è fare in che si svolgano in serenità e con regole certe”, ha aggiunto la Tartaglione, ricordando che “le precedenti primarie in Campania costituiscono un triste precedente”.

COZZOLINO. ‘Non siamo in presenza di un annullamento delle primarie ma di una proposta di rinvio credo anche per ragioni tecnico amministrative”. Lo ha detto Andrea Cozzolino, europarlamentare e candidato alle primarie del centrosinistra in Campania, a margine della direzione regionale del Pd in corso a Napoli. Cozzolino ha poi spiegato di aver parlato prima della direzione con il vicesegretario regionale del Pd Lorenzo Guerini, che oggi non ha partecipato alla direzione campana a differenza delle ultime due occasioni.

“Se ci sono ragioni tecnico organizzative – ha aggiunto Cozzolino – un rinvio è accettabile ma altre ipotesi mi sembrerebbero delle forzature al processo democratico. Ben venga un ulteriore periodo di lavoro per creare il miglior clima e consentire una larga partecipazione al voto che dovrà scegliere il candidato che si batterà contro il centrodestra per sconfiggere Caldoro”.

BONAVITACOLA. “Le primarie sono l’unica strada del Pd per ricostruire un dialogo con la società. Se non si facessero il dialogo rischierebbe sicuramente di spezzarsi, sarebbe un segnale deleterio e molto negativo”. Lo ha detto a margine della direzione regionale del Pd in corso a Napoli, Fulvio Bonavitacola, parlamentare del Pd, spiegando che “la motivazione del rinvio delle primarie a febbraio addotto dalla segreteria regionale è debole. Tutto il tempo che dedichiamo alle primarie è tempo sottratto alla campagna elettorale vera, che bisogna vincere: per questo sono contrario a questo rinvio”. “Ai cittadini – ha aggiunto – il Pd è in debito di chiarezza, logica e credibilità. I cittadini spesso sono più avanti dei politici e quando in Emilia, che non è una regione disabituata alla democrazia, va a votare il 37% questo è un segnale che va umilmente raccolto, mentre noi stiamo facendo l’opposto, allontanando il partito dai cittadini. Renzi ha espugnato il palazzo attraverso la partecipazione dei cittadini, sarebbe strano che il gruppo dirigente renziano ora negasse uno dei codici genetici del Pd. Per questo bisogna mettere fine questo teatrino il prima possibile”.

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