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Fondi Ue: Campania prima in Italia per uso risorse

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Prima per spesa certificata in valore assoluto, per target di certificazione della spesa, per certificazione della spesa tra le Regioni obiettivo convergenza nel biennio 2013-2014, seconda per spesa certificata in valore percentuale: sono i numeri della Campania relativi ai fondi comunitari, illustrati oggi dal governatore Stefano Caldoro.

Fonte Governo, la Campania risulta essere la prima in Italia per 4 su 5 degli obiettivi, passando, nel caso della certificazione, dai 248 milioni del 2010, anno in cui Caldoro si è insediato a palazzo Santa Lucia, ai 2 miliardi e 551 milioni del dicembre 2014, passando per 1 miliardo 455 milioni del 2013. Sul target relativo alla certificazione della spesa relativa al 2014 e a quegli obiettivi, la Campania è al 32,4% sul Por-Fesr.

“Siamo i primi e lo certifica il Governo”. Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, commenta così i dati relativi all’uso dei fondi europei da parte di Palazzo Santa Lucia, parlando di “un tema ampiamente dibattuto in questi mesi”. Ringrazia “la squadra che ha lavorato e ottenuto le performance che ci hanno fatto diventare primi in Italia. Abbiamo superato tutte le Regioni italiane ed è evidente che ci sarà ancora molto da fare – ha affermato – Nessuno nasconde l’impegno che ancora dobbiamo mettere per il 2015”.

“La Regione è motore, impulso e regia – ha aggiunto – e abbiamo avuto dalla nostra parte i Comuni, enti attuatori che rispondono, sono soggetti che hanno lavorato, certificato la spesa, superato i controllo di primo e secondo livello”. “Abbiamo lavorato con grande rigore – ha concluso – perché scontavamo le pecche del passato”.

“Mille cantieri, opere pubbliche per lo più nel settore ambiente, investimenti nei distretti di ricerca, scuola, università, grandi progetti e banda larga”: Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, elenca gli aspetti sui quali è ricaduto l’utilizzo positivo dei fondi europei, così come certificato dal Governo.

“Sono le cose che si stanno realizzando e garantiscono crescita economica, miglioramento dei servizi ai cittadini, gare e appalti pubblici – ha affermato – E questo è un dato non estraneo all’altro risultato stabile in base al quale da circa sei mesi siamo la Regione italiana per pubblicazione di bandi di gara”. “É una doppia dinamica di accelerazione spesa – ha aggiunto – e i cantieri aperti ne sono la controprova”.

‘Il 2015 è un anno complicato, ma non corriamo il rischio di perdere fondi”. Lo ha detto Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, in merito ai target da raggiungere, relativamente ai fondi europei, per il 2015. ”Siamo fiduciosi – ha affermato – di poter completare il programma nel 2015”. Anno in cui, ha spiegato, ”sono previste anche nuove regole per il Patto di stabilità”. Essendo il sistema Regioni in equilibrio di bilancio, ”sarà possibile seguire le nuove regole previste dal Patto di Stabilità che ci permettono, una minore rigidità sul cofinanziamento”.

Di conseguenza ”costruita la cassa possiamo spendere senza quei vincoli del Patto di stabilità”. ”Dal punto di vista della spesa – ha sottolineato – avremo maggiore libertà”. La quota di cofinanziamento a carico della Regione Campania è del 25% e, con le nuove regole, ”non andranno a incidere sul Patto di stabilità”. ”Per il passato è stato un grande limite – ha aggiunto – Ora ci sono nuove regole di bilancio stabilite con il Governo che è anche dovuto al fatto che le Regioni sono in equilibrio di bilancio e questo significa che puoi spendere quello che incassi”.

Allo stesso modo, non ci sono rischi di perdere fondi per il Grande Progetto Pompei. ”Avevamo già chiuso un accordo con con la Commissione europea – ha ricordato Caldoro – in base al quale ci impegnavamo a consegnare, completate, parte delle opere entro il 2015, ma quello è un Grande progetto che va a scavalco con i fondi della prossima programmazione e quindi il margine ultimo è per il 2023”. Caldoro ha ricordato che la Regione ha messo in campo ”politiche di bilancio che hanno tutelato la spesa europea, con una dinamica di aumento pari a 1 miliardo e cento milioni”. ”Generalmente andiamo a raddoppiare – ha concluso – e le misure di accelerazione della spesa ci danno più margini”.

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