Salerno: arriva nel Porto Commerciale la “Jolly Titanio”, la Ro/Ro-container più grande del mondo

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jolly titanioSalerno Container Terminal Spa (Gruppo Gallozzi) archivia il 2014 con una crescita del 25% rispetto al 2013 in termini di movimentazione container: da 193.555 a 240.013 teus. Ma se si allarga lo sguardo ai dati del 2012, la crescita percentuale in due anni è stata pari al 61%. Questi risultati trascinano verso l’alto le complessive performances del porto di Salerno, che – secondo la stima provvisoria effettuata dall’Osservatorio Dati del Gruppo – registra nel 2014 una crescita prossima al 20%, raggiungendo il traguardo dei 320.000 teus, rispetto ai 270.000 del 2014.  Scendendo nel dettaglio dell’analisi dei dati, si configura per SCT SpA un trend positivo superiore di circa 6 punti percentuali alla crescita registrata dal movimento complessivo dei container nel porto di Salerno.

A questa mole di traffico container occorre aggiungere il dato estremamente significativo di circa 125.000 rotabili (trailer, autoarticolati, autovetture, etc) imbarcati o sbarcati nel 2014 da Salerno Container Terminal  sulle rotte mediterranee ed internazionali. E’ significativo notare che questi risultati, molto rilevanti, sono stati conseguiti nel perdurare della fase di stagnazione della economia italiana. Le previsioni per l’anno 2015 confermano una andamento molto positivo. Appare chiaro l’orientamento al consolidamento dei volumi e del trend registrati nel 2014: un risultato – anticipano dal Gruppo Gallozzi – che attesterebbe il terminal SCT tra le realtà più dinamiche operanti nella rete portuale italiana.

“Il quadro che emerge dall’analisi dei dati riferiti all’anno appena trascorso – ha dichiarato Agostino Gallozzi, presidente Gruppo Gallozzi Spa – ci consente di affermare che la gestione operativa del periodo di crisi, ormai definitivamente archiviato,  si è rivelata lungimirante e vincente, al punto che è stato possibile riallinearsi alle tendenze positive grazie ad una competitiva ristrutturazione della nostra macchina organizzativa ed operativa”. “Siamo pronti – ha continuato Gallozzi – a mettere in campo nei prossimi 24/48 mesi un piano consistente di investimenti per continuare a rimanere all’interno di standard qualitativi di assoluto rilievo”. “E’ in questo contesto – ha sottolineato Gallozzi– che si inserisce la prestigiosa partnership, avviata a metà 2013, con le Linee Ignazio Messina di Genova che proprio in queste ore ha consentito l’approdo presso il terminal SCT della Ro-Ro Container “Jolly-Titanio”, la più grande nave al mondo di questa speciale categoria che combina contenitori e rotabili”.

Un vero e proprio gioiello del mare, che batte bandiera italiana, prima di quattro unità gemelle, lunga 240 metri, 280 metri con la rampa di poppa, una stazza lorda di 51.055 tonnellate, per un carico complessivo di 3000 teus ed oltre 6.000 metri lineari per carico rotabile. Le quattro navi scaleranno Salerno con una cadenza compresa tra sette e dieci giorni, collegando il Sud Italia con i porti di : Port Said, Aqaba, Port Sudan, Jeddah, Djibuti, Bandar Abbas, Jebel Ali, Abu Dhabi, Jubail. 

“Siamo certi – ha evidenziato Gallozzi – che la crescita delle opportunità di raggiungere i mercati esteri da parte delle imprese che gravitano sul porto di Salerno è una delle directory fondamentali per assicurare un’ulteriore espansione in termini di orientamento all’export del nostro sistema economico e produttivo. Si tratta di una priorità: senza favorire i processi di internazionalizzazione e le dinamiche aggregative, l’economia provinciale e regionale è destinata a permanere in una fase di stallo recessivo”.

 

“Il nostro gruppo – ha concluso Gallozzi – guarda, quindi, con grande interesse al rafforzamento della rete di collegamenti globali che già oggi sono attivi nello scalo di Salerno: un patrimonio al servizio dello sviluppo del territorio che non sempre viene valutato per la sua reale entità in termini di valore aggiunto per i cluster produttivi che ricadono anche al di fuori dei confini regionali”.

2 Commenti

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  • Quanti saranno i container che la Jolly-Titanio e le sue gemelle scaricheranno e caricheranno durante le loro soste in porto? L’attuale dotazione infrastrutturale per la loro movimentazione risulta veramente commisurata alle maggiori esigenze previste in prospettiva futura?
    Suggerirei al Gruppo Gallozzi di interpellare grandi imprese di costruzioni quali ad es. Salini-Impregilo, Astaldi, Condotte d’Acqua, ecc. per esplorare la possibilità di creare anche una linea di trasporto su ferro in aggiunta quella su gomma.

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