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Salernitana penalizzata dai pochi gol degli attaccanti

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Non siamo alla “sporca dozzina” di varrelliana memoria o al Grand hotel Pioli con oltre 40 giocatori ma dire che la Salernitana esce rafforzata dal mercato di gennaio sembra francamente eccessivo. Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno possiamo dire che la Salernitana ha avuto il merito di puntare su giocatori subito pronti per essere mandati nella mischia. Non ci sono voluti tempi biblici di adattamento per i vari Bocchetti, Perrulli e Moro. Il primo garantisce una buona fase difensiva ed ottimi cross in area. Il secondo fa un grande movimento sul fronte offensivo ma non ha nelle sue corde il tiro in porta. Su Moro parla il curriculum e le sue qualità. Volendo vedere il bicchiere mezzo vuoto la Salernitana non ha un esterno destro che possa sostituire Colombo, non ha tamponato il buco causato dall’infortunio di Bianchi, non ha un mediano alla Mancini in grado di aprire il gioco ed illuminare la manovra, in avanti non ha l’attaccante centrale. Attaccante centrale chiesto da Somma prima e da Menichini poi.

Un vuoto non di poco conto che obbliga il mister a fare di necessità virtù. Con 31 gol segnati e nonostante i granata abbiano in squadra il capocannoniere del torneo, in condominio con Eusepi che lo ha raggiunto in vetta, l’attacco della Salernitana è il settimo miglior attacco dietro a Benevento, Foggia, Matera, Juve Stabia, Casertana e Lecce. Dei 31 gol quasi la metà sono stati segnati da Calil mentre sei arrivano dai difensori Colombo, Franco e Trevisan e 4 sono firmati da Negro che gioca a corrente alternata. Mendicino e Gabionetta appena tre reti e Nalini soltanto 2. In questi numeri c’è il malessere della Salernitana, in questi numeri le difficoltà di Menichini ed anche gli errori in sede di mercato in estate prima ed a gennaio poi.

La Salernitana è impegnata in un testa a testa serrato con il Benevento che può contare su varie bocche di fuoco: Eusepi 12 gol, Marotta 8 gol, Alfagheme 6 senza contare il difensore Scognamiglio con 5 reti all’attivo. E’ anche su questi numeri che si gioca la partita per il primo posto numeri che avrebbero dovuto spingere la società a fare di più nella sessione invernale del mercato. La speranza è che Mendicino e gli altri attaccanti possano sbloccarsi nella fase finale del campionato e dare il loro contributo per evitare di rimpiangere questo incomprensibile immobilismo del club granata quando si tratta di ingaggiare un attaccante.    

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