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Primarie Campania: nuovo slittamento al primo marzo, è il quarto rinvio

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 La commissione per le primarie del centrosinistra ha espresso parere favorevole allo slittamento di una settimana della consultazione, dal 22 febbraio al primo marzo. Alla base del rinvio – ha spiegato il presidente della commissione Antonio Amato – motivi di natura organizzativa. La decisione dovrà comunque essere ratificata dal voto della direzione. L’organismo ha deciso a maggioranza con 9 voti favorevoli e 2 contrari. I due no sono arrivati da Marco Sarracino (Giovani Democratici) e dal rappresentante di uno dei candidati, Vincenzo De Luca.

“Mi sono dichiarato contrario – spiega Sarracino – perché una decisione del genere, sarebbe il quarto rinvio, rientra nelle responsabilità di chi guida e gestisce il partito e non é compito dell’organo che deve vigilarne esclusivamente il corretto svolgimento.

Questi continui rinvii non fanno altro che alimentare un senso di ridicolo su una situazione già complicata. Ricordo al mio partito che le elezioni regionali di maggio non potranno essere rinviate e il Pd oltre a non avere un candidato, non ha nemmeno definito lo scenario delle alleanze che per quanto mi riguarda non possono essere conseguite con gli attuali azionisti di maggioranza della giunta Caldoro, Ncd su tutti”.

“L’ennesimo rinvio delle primarie ci vede nettamente contrari. È una nuova offesa a militanti e cittadini già sconcertati dall’andazzo di questi mesi. Sono chiaramente strumentali le presunte motivazioni tecniche del nuovo rinvio di 7 giorni. È’ il caso che tutti se ne facciano una ragione. Le manovre dilatorie non serviranno a nulla. Alla fine si dovrà dare la parola agli elettori delle primarie che, nelle valutazioni dei candidati, sapranno distinguere fra chi rispetta le regole e chi ha paura di dare finalmente la parola ai cittadini”. A dirlo il parlamentare del Pd Fulvio Bonavitacola.

Marco Di Lello candidato del PSI alle prossime primarie di coalizione del centro sinistra, in visita a Salerno in un incontro pubblico ha detto: “È fondamentale dare un forte segnale di discontinuità, sia nella politica che nelle persone, rispetto a quanto messo in campo fino ad oggi dall’attuale amministrazione regionale di centrodestra. Caldoro – ha detto Di Lello – ha fatto il commissario liquidatore e null’altro”.

Ai suoi avversari alle primarie Di Lello ha detto: “E’ il caso di organizzare un confronto pubblico perché il centro sinistra inizi a ragionare di punti programmatici. È importante- ha concluso – trovare sintesi ed unità per mandare a casa l’amministrazione Caldoro”.

Sul rinvio al primo marzo Di Lello aggiunge: ”Penso che alla fine si voterà il primo marzo anche se tengo a precisare che questo rinvio non l’hanno chiesto i socialisti”.  In caso di okay della commissione, il rinvio delle primarie al primo marzo dovrà comunque essere ratificato dalla direzione regionale del partito.

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