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Campania: Vincenzo De Luca vince le Primarie, è lui il candidato governatore del centrosinistra

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Vincenzo De Luca vince  le Primarie del PD aggiudicandosi la tornata elettorale con il 52% delle preferenze. Sarà lui il candidato governatore a sfidare l’attuale Presidente Stefano Caldoro (centrodestra) nelle elezioni del prossimo maggio per le Regionali. All’altro candidato Andrea Cozzolino va il 44% mentre Marco Di Lello arriva al 4%. Dopo la chiusura dei seggi ed un inizio di spoglio che vedeva De Luca e Cozzolino viaggiare quasi di pari passo, con il passare delle ore l’ex Sindaco di Salerno – dopo aver fatto il pieno nella sua città con percentuali bulgare ed in molti comuni della provincia come nell’Agro Nocerino ed in Costiera Amalfitana – è riuscito ad imporsi anche in molti centri dell’area napoletana.

Vittorie importanti nell’avellinese, sostanziale parità nel casertano mentre a Benevento e provincia è stato Cozzolino ad imporsi. Poco prima di mezzanotte De Luca ha raggiunto la sede del Partito Democratico a Napoli accolto come trionfatore dai suoi sostenitori: Sei il presidente, sei il nostro presidente”. Tanti applausi e attestati di stima anche anche da tanti cittadini salernitani che già in serata si erano accalcati sotto la sede del partito ad aspettarlo e dove è giunto accompagnato dai figli Piero e Roberto. 

I DATI A SALERNO CITTA’ ED IN PROVINCIA. A Salerno Vincenzo De Luca ottiene 12.434 voti, Cozzolino appena 432, Di Lello 58.  I dati definitivi dello spoglio invece in provincia vedono l’ex Sindaco attestarsi al 73% con Cozzolino fermo al 25.4% e Di Lello al 2.56%.

L’ufficialità arriverà soltanto stamattina, ma secondo le proiezioni definitive del Pd campano Vincenzo De Luca ha vinto le primarie del centrosinistra per la scelta del candidato alla presidenza della Regione. De Luca ha raccolto il 52% dei consensi davanti ad Andrea Cozzolino (Pd), fermo al 44%, e al socialista Marco Di Lello (4%).

Secondo le proiezioni fornite dall’organizzazione delle primarie, De Luca avrebbe ottenuto circa 78 mila preferenze a fronte delle 66 mila andate al suo principale sfidante, il compagno di partito Andrea Cozzolino. Al terzo candidato in corsa, il socialista Marco Di Lello, sarebbero andati poco piu’ di 6000 voti.

De Luca si è affermato nella provincia di Salerno (con uno scarto di circa 19 mila voti su Cozzolino), e in quelle di Avellino (piu’ 1500 voti) e Caserta (piu’ 1200 voti). Andrea Cozzolino ha avuto la meglio a Napoli e provincia (con oltre 3000 voti di scarto su De Luca) e nella provincia di Benevento (con circa 5000 voti in piu’ sull’ex sindaco di Salerno).

Il dato politicamente rilevante – viene sottolineato dall’entourage di De Luca – è la tenuta dell’ex sindaco di Salerno nella provincia di Napoli con l’affermazione in alcuni quartieri popolosi del capoluogo partenopeo dove Cozzolino era dato per favorito. L’affluenza finale ai seggi si aggira intorno ai 157 mila votanti. Erano stati circa 193 mila nel 2013 per le primarie che proclamarono Matteo Renzi segretario del partito e 195 mila l’anno prima in occasione della scelta del candidato premier.

Cozzolino vince nel Beneventano ed espugna alcuni centri salernitani come Eboli (571 a 278) Giffoni Valle Piana (625 a 273), ma non basta. I dati definitivi dello spoglio in provincia di Salerno consacrano De Luca al 73% contro il 25.4 di Cozzolino e il 2.56 di Di Lello. Tra i comuni del Salernitano De Luca trionfa a Nocera, Cava de’ Tirreni, Agropoli. Vince di misura a Scafati. A Salerno città ottiene 12.434 voti, mentre Cozzolino si ferma a 432 e Di Lello a 58. Tra le curiosità i dati del Comune di Torchiara, “feudo” del sindaco di Agropoli Franco Alfieri: su 266 votanti, De Luca ne conquista 265, la scheda restante è nulla. Ad Agropoli l’ex sindaco ottiene il 90% dei consensi. 

VIDEO ARRIVO DE LUCA  A NAPOLI

INTERVISTA DE LUCA DOPO VITTORIA

 

PRIMARIE IN CAMPANIA: VACCARO (PD), “A SALERNO EMESSI CERTIFICATI”. “Mi sembra anomalo che a Salerno l’ufficio anagrafe sia aperto anche di domenica. Non penso che in momenti normali i cittadini che necessitino di un certificato trovino l’ufficio aperto”. A denunciarlo attraverso il social Twitter il deputato del Pd Guglielmo Vaccaro (autosospesosi in settimana dal partito in disaccordo con la scelta dei vertici di far celebrare le primarie) che ha postato la foto di un certificato elettorale rilasciato oggi a un elettore salernitano.

“Non so – rimarca Vaccaro – se questa apertura si verifichi ogni prima domenica del mese, come capita con i musei, oppure sia solo un’esigenza collegata alle primarie. Mi sembra però che si alterino le condizioni di partecipazione al voto tra una città e un’altra, dal momento che non credo che ovunque si verifichino episodi del genere”. “A Salerno – sottolinea – si vive un’anomalia ormai da anni. Oggi i due candidati alle primarie del Pd in Campania sono l’espressione di un vecchio sistema. Avevo sollecitato di individuare un percorso diverso. Non ho trovato ascolto. Mi sembra che il Pd abbia perso una occasione per proporsi nella sfida finale con Caldoro con le carte in regola”.

La foto postata sul profilo Twitter di Vaccaro

Sulla stessa lunghezza anche il Consigliere Comunale di Salerno appartenente al Nuovo Centro Destra Roberto Celano che in un comunicato dichiara: che nella giornata di domenica“sarebbero stati emessi certificati elettorali grazie all’apertura straordinaria degli uffici elettorali del Comune di Salerno. Se fossero confermate tali notizie, secondo Celano “si tratterebbe di un gravissimo atto di arroganza politica e amministrativa”. “Tanto più – aggiunge Celano – che, come avrebbero fatto “i ladri di Pisa”, si sarebbe tenuto chiuso il cancello principale della sede dell’ufficio elettorale per consentire all’utenza e ai simpatizzanti del PD, sprovvisti della necessaria tessera, di affluire, “senza dare nell’occhio”, agli uffici attraverso un ingresso secondario e poco visibile. Si tratterebbe, altresì – continua Celano – di un ingiustificato sperpero di risorse pubbliche, che in un momento di grave crisi economica e sociale sarebbe stato opportuno destinare a ben altre priorità. Il denaro dei Salernitani, fin troppo tartassati dall’Amministrazione del PD da una tassazione vessatoria che, probabilmente, non ha eguali in Italia – conclude Celano – non può essere in alcun modo “sperperato” per finanziare eventi politici di parte”. Celano annuncia che nei prossimi giorni presenterà “un’analitica interrogazione per capire i dettagli di quest’ennesimo abuso perpetrato da chi ha portato l’Ente sul baratro del dissesto. Il lupo perde il pelo ma non il vizio?”.

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