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Centravanti e terzino, tornano d’attualità i nodi estivi

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La sconfitta col Matera ha riaperto due ferite in casa Salernitana, mai rimarginatesi del tutto. A gennaio da più parti s’è invocato l’ingaggio di un centravanti con determinate caratteristiche e quello di un terzino che potesse giocarsi il posto con Colombo, magari quel Vinci della Paganese, a segno nelle ultime due gare disputate dagli azzurrostellati e stabilmente tra i migliori in campo. Calil era a mezzo servizio, negli ultimi due giorni aveva svolto un lavoro molto blando, ma era chiaro che non stesse bene. Eppure il tecnico di Ponsacco lo ha mandato comunque in campo dal primo minuto, perché evidentemen

te più di tanto non si fida né di Mendicino, che quando è subentrato all’ex Crotone non ha inciso, né di quel Cristea che s’è a lungo riscaldato salvo poi non essere chiamato in causa (tra l’altro il rumeno non l’ha presa benissimo). Il risultato? Calil ha provato a dare qualcosa, ma si vedeva chiaramente che faceva fatica a compiere anche gesti naturali e a fine primo tempo è stato costretto ad alzare bandiera bianca perché il dolore è tornato a farsi sentire. Il brasiliano è in dubbio per il match di domenica a Catanzaro, al quale, invece, certamente non potrà prendere parte Colombo. Toccato duro da Mucciante, che gli ha provocato una forte contusione alla caviglia sinistra, l’ex del Cittadella è stato costretto ad usare le maniere forti per fermare Diop lanciato a rete e per questo è stato ammonito.

Diffidato (oltre che incerottato), Colombo è stato squalificato per un turno dal giudice sportivo. E così per il match in terra calabrese (ricordiamo che si giocherà alle 12.30) Menichini ha due possibilità: adattare nuovamente Tuia (che dà il meglio di sé al centro) da esterno basso, oppure cambiare modulo e rispolverare il 3-5-2 (a destra l’esterno sarebbe Nalini, sull’out opposto toccherebbe a Franco, la cui assenza s’è avvertita contro il Matera). Reclama spazio anche Bovo, che è finito in naftalina negli ultimi tempi, da quando cioè Moro ha raggiunto una condizione fisica ottimale, mentre Pestrin è in calo da alcune settimane. Nota a margine sul modulo attuato ieri dalla Salernitana: il 4-3-3 di partenza doveva diventare 4-4-2 in fase di non possesso, con Nalini chiamato a scalare sulla linea dei centrocampisti e Favasuli ad allargarsi sulla sinistra. Quando i granata ripartivano, l’ex del Pisa faceva fatica a tornare in mezzo al campo e, pur non avendo il passo, cercava giocate sull’esterno, dove è mancata la spinta di Franco. Inoltre, Negro, che pure ha corso tanto, ha faticato a trovare la posizione e ha finito col fare una gran confusione. Tutto questo non è imputabile solo all’allenatore, ma anche al fatto che non sempre i calciatori riescono a rispettare le consegne.

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